Il campo a testa in giù
Pesaro, 7 maggio 2015 - Lo spettacolo senza tempo degli Harlem Globetrotters (FOTO) ha stregato i duemila spettatori che hanno risposto alla voglia di gioia e divertimento che il basket può regalare quando non esiste l’assillo di un risultato e, in fondo, nemmeno una vera partita da disputare. I giocatori che vestono quei pantaloncini a strisce bianchi e rossi e quella maglia blu con le stelle - portando avanti una tradizione che dura dagli anni ‘20 - sono più che altro degli attori di avanspettacolo, ottimi atleti, grandi giocolieri con la palla e anche formidabili ballerini. La pallacanestro è un’altra storia, ma si sa, che gli Harlem sono più che altro degli ambasciatori di pace, dei distributori di sorrisi, degli intrattenitori, degli incantatori di bambini.
Che ieri li hanno letteralmente travolti con il loro genuino entusiasmo, mentre i genitori dagli spalti, armati di cellulari, fermavano le espressioni di Thunder, un tuono di simpatia, il gigante Stretch coi suoi 2.32, il cestista più alto d’America, o le espressioni buffe di Dizzy, capace di infilare il tiro da 4 punti contrassegnato da un bollo adesivo almeno tre metri più indietro dell’arco. Ce ne vorrebbe uno per Bernardo Musso domenica. E quanto sarebbe bello che in quest’astronave anche il 10 maggio la gente sapesse godere dello spettacolo della palla a spicchi, anziché farsi la guerra.