Incidente al Curvone, l'ultima notte di Federico e Claudio

La tragedia è avvenuta al ritorno a casa di un gruppo di amici che avevano passato la serata in un locale al lido di Fano. Il 25enne era stato assunto da pochi giorni

Vigili del fuoco al curvone

Vigili del fuoco al curvone

Pesaro, 23 gennaio 2015 - La tragedia della notte scorsa è avvenuta al ritorno a casa di un gruppo di amici di vent'anni che avevano passato la serata in un locale al lido di Fano.

Sono le 4.43. In auto sono in quattro, tre uomini e una ragazza, tutti di vent'anni, eccetto Claudio che ne ha 25 e siede dietro. La velocità della Renault Twingo è sostenuta, quella curva verso sinistra, sulla statale Adriatica all'altezza del cosiddetto Curvone, è troppo vicina per prenderla, l'auto sale su un cordolo spartitraffico, e piroetta ricadendo sull'asfalto col tettuccio scivolando per una decina di metri.

A rimanere schiacciato morendo sul colpo è Federico Corsini, il conducente, di vent'anni, residente a Cattabrighe, una sorella più piccola, commesso fino a poche settimane fa al Centro Palas, negozio di scarpe e accessori.

Muore di lì a poco anche Claudio Costagliola, 25 anni, di Tavullia, assunto da pochi giorni alla Scavolini cucine. Era felice di aver conquistato finalmente un lavoro che riteneva sicuro.  L'urto lo ha fatto sbalzare fuori dalla vettura. I primi testimoni che accorrono gli sentono il polso e lo vedono morire sotto i loro occhi.

Illesi i due amici che sedevano accanto, semplicemente perché quella parte del tettuccio ha retto di più. Vengono portati in ospedale ma saranno dimessi in giornata. Federico e Claudio sono amici da tempo e capitava che uscissero insieme, come ieri notte.

Ragazzi normali, che si ritrovavano ogni venerdì sera al Lido di Fano passandoci la notte. E stamani, tanti amici sono andati a vedere il luogo dell'incidente dove a terra c'è una grossa chiazza nera. Sull'asfalto non c'è traccia di frenate. L'auto è andata dritta verso il destino più atroce. 

Le salme dei due ragazzi sono stati portati all'obitorio e messi a disposizione dell'autorità giudiziaria.