Il lupo di ‘mare’ è proprio di razza appenninica. Guarda le foto

Prelevato dal centro di Monte Adone dove si curano i predatori

Fortunato, com’è stato ribattezzato, ospite del Cras, il centro di recupero dei selvatici che rischia la chiusura

Fortunato, com’è stato ribattezzato, ospite del Cras, il centro di recupero dei selvatici che rischia la chiusura

Pesaro, 24 aprile 2016 - E’ stato battezzato, come Fortunato, il giovane lupo che sabato mattina è stato catturato in una villetta alle porte di Fano. GUARDA LE FOTO

Dopo avere risalito la Statale Adriatica da Marotta. E’ il primo caso in assoluto di predatore di questa razza che è riuscito a sopravvivere allo scavalcamento dell’autostrada A-14, che rappresenta da sempre una barriera per i selvatici di ogni categoria.

Nelle immagini è tranquillo, ospite del Cras, centro di recupero degli animali selvatici. In serata sono venuti a prenderlo gli esperti del centro di Monte Adone, provincia di Bologna, che fa capo all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e dove curano i lupi.

Per l’esattezza, è venuta di persona Elisa Berti, la responsabile del centro, che ha confermato che a un primo esame si tratta di un vero lupo Appenninico.

Questo anche per sgombrare il campo da varie voci che ieri definivano l’animale un esemplare di ‘lupo cecoslovacco’ che sarebbe invece, come noto, un incrocio tra un cane e un lupo.

L’animale verrà curato dal centro bolognese e poi, come avviene in questi casi, rilasciato.

L’impulso di ‘Fortunato’, come è stato ribattezzato, di trovare subito un nascondiglio possa essere collegato anche al fatto che il giovane lupo sia rimasto traumatizzato nella sua scesa dai monti al mare. Anche se non aveva ferite e camminava abbastanza spedito.