"Senza il mio cane Leo non posso vivere, qualcuno mi aiuti a non perderlo"

Mariella, molto malata: "Ho bisogno di farlo portare fuori"

Pesaro, Mariella e il suo cane Leo

Pesaro, Mariella e il suo cane Leo

Pesaro, 30 luglio 2014 - Quella che lega Mariella al suo Leo è una storia d’amore e dipendenza reciproca. Di quelle storie che confermano quanto sia grande il legame che unisce l’uomo al cane, suo fedele amico e, talvolta, anche qualcosa di più. Mariella è una donna coraggiosa e volitiva che da diciannove anni soffre di artrite reumatoide e artrite psoriasica. Malattie crudeli autoimmuni che ogni giorno le procurano dolori atroci e la vincolano enormemente nei movimenti. Nonostante ciò, Mariella vive sola con il suo Leo, uno spinone (meticcio) di otto anni che le fa tantissima compagnia, e dà un senso alle sue giornate.

«Leo è un amico meraviglioso — racconta Mariella Buzzoni — è allegro ed affettuoso e non mi fa sentire mai sola. Dal 2012 però, a causa della mia artrite, diventata ormai cronica e progressiva, non sono più in grado di portarlo fuori, anche solo per fare i suoi bisogni quotidiani. Per fortuna ho trovato una ragazza meravigliosa che si è affezionata a noi e che ha instaurato con lui un ottimo feeling. Lo fa uscire un’ora al mattino e una alla sera, con qualsiasi tempo. E quando ho bisogno, non si tira mai indietro. A volte l’ho chiamata anche alle 7 del mattino, quando mi accorgevo di urgenze impellenti di Leo. Sono stata fortunata — ammette Mariella — e sono grata a questa brava ragazza. Il problema è il costo di queste uscite: ogni giorno spendo 5 euro al mattino e 5 alla sera, e a fine mese, la cifra per me è gravosa rispetto alla mia misera pensione d’invalidità e accompagnamento di circa 700 euro. Del resto non posso fare altrimenti: cammino a fatica, le dita delle mani mi vanno per conto loro, tanto che per lavarmi e vestirmi mi assiste tutti i giorni una ragazza dell’Asur. Il problema — ammette tristemente la donna — è che non ho nemmeno un’amicizia per avere un aiuto di qualsiasi tipo, anche morale. Mi rimetto alle persone di buon cuore che amano gli animali e che sono in grado di capire la situazione».

Il timore che assilla Mariella, è che a causa della sua malattia, e dell’impossibilità di gestire l’animale, si trovi costretta a darlo via. Un’ipotesi che la donna non vuole minimamente considerare. Per questo chiede aiuto affinché qualcuno possa contribuire alla spesa delle uscite. «Ho 62 anni – conclude la donna – e non mi voglio separare dall’affetto più caro che ho, il mio amico Leo. Per questo chiedo a coloro che amano gli animali di fare magari un’adozione a distanza, che mi possa permettere di pagare le sue uscite, e di poter continuare a stare con lui. Per me, persona sola, malata e tribolata, è molto importante condividere con lui le mie giornate di solitudine, avere un fiato vicino nei momenti più duri. Chiunque voglia aiutarmi, può chiamarmi al 320 8230537».