Martedì 23 Aprile 2024

L’ambulante al sindaco: «Così non si può andare avanti»

Da Fano a Pesaro: «Il San Decenzio non è il luogo adatto e pensare che il Carducci era il top Attualmente paghiamo più a Pesaro che in ogni altro mercato della zona»

Il mercato del San Decenzio

Il mercato del San Decenzio

Pesaro, 19 dicembre 2014 - «Mi chiamo Francolini Gabriele e abito a Fano». Inizia così la lettera al sindaco di Pesaro Matteo Ricci che un ambulante, titolare di un posto al mercato settimanale di Pesaro ha scritto di proprio pugno, per spiegare le ragioni di un disagio condiviso da molti colleghi e dovuto alla scarsa appetibilità dell’attuale dislocazione. Della serie: «Canone alle stelle ed incasso alle stalle». «Frequento il mercato di Pesaro da circa 20 anni con ottimi risultati – continua -: mi ricordo che questo mercato era considerato da tutti noi il top. Il trasferimento a San Decenzio e` stata una scelta catastrofica per il novanta percento degli ambulanti. Quando ero nel mio vecchio posteggio mi ricordo che per arrivarci era molto difficile dovevo fare tantissime manovre, poi il problema più grande era che dalle ore 10 circa si intasava di gente ed ero costretto a mettere dei teli sopra la merce per paura di furti dalla ressa che si creava. Era anche difficile aprire la tenda per gli spazi un po stretti. I problemi erano tanti, ma di fantastico c’era l’incasso. Adesso nella nuova zona San Decenzio il mio posteggio e` molto comodo, posso arrivare a qualsiasi ora, parcheggio in un secondo e non ho più il problema della ressa, a volte sono le undici e sono passate così poche persone che ho tempo per vedere la posta e fare i cruciverba, addirittura posso anche guardarmi un bel film sul telefonino». Insomma «di drammatico c`é solo una cosa: l’incasso vicino allo zero». Trascorsi i primi anni con grossi problemi economici ho deciso di riconsegnare per 18 mesi la licenza al Comune anche perché il posteggio e` uno dei più cari tra tutti i mercati che frequento. Trascorso questo periodo ho ripreso la mia attività ma le cose non sono cambiate, anzi sono peggiorate. Ormai convinto di riconsegnare in modo definitivo la licenza al comune, vengo a sapere da un articolo sul Carlino che Roberta Crescentini, consigliera comunale si è interessata in Comune per riportare il mercato nel centro storico e riqualificare cosi` non solo il mercato ma tutte le attività del centro. Al solo pensiero di questa fantastica idea mi sono dato da fare ed ho raccolto una grossa quantità di firme di colleghi che come me si trovano in una situazione a dire poco drammatica>. Nello spiegare tutti gli aspetti critici che renderebbero l’area di San Decenzio non appetibile, Francolini arriva al punto:<Caro Signor Sindaco se più di duecento colleghi hanno firmato per uno spostamento nel centro storico significa che il mal contento non e` solo mio. Perciò noi chiediamo che questa amministrazione ci tenga in considerazione. Siamo padri e madri di famiglie che non abbiamo uno stipendio fisso, non abbiamo ammortizzatori sociali, non abbiamo la tredicesima, non abbiamo le ferie pagate, non abbiamo coperture per malattia, ma abbiamo sempre più adempimenti diventati ormai un cappio al collo. Chiediamo che venga studiata da tecnici qualificati una nuova zona per il mercato all’interno del centro storico, sarebbe perfetta anche la zona dove si svolgeva il mercato prima dello spostamento. Ma se questo proprio non fosse possibile anche la distribuzione nelle piazze del centro storico sarebbe per noi un grande vantaggio. Il tribunale per una volta a settimana non muore di fame, mentre il 90 per cento di noi e delle nostre famiglie si>. Ma cosa racconta Francolini nel resto della sua lettera?

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Ecco il testo integrale:

Mi chiamo Francolini Gabriele e abito a Fano. Frequento il mercato di Pesaro da circa 20 anni con ottimi risultati......mi ricordo che questo mercato era considerato da tutti noi il top. Il trasferimento a San Decenzio e` stata una scelta catastrofica per il novanta percento degli ambulanti . Quando ero nel mio vecchio posteggio mi ricordo che per arrivarci era molto difficile dovevo fare tantissime manovre, poi il problema più grande era che dalle ore 10 circa si intasava di gente ed ero costretto a mettere dei teli sopra la merce per paura di furti dalla ressa che si creava. Era anche difficile aprire la tenda per gli spazi un po stretti. I problemi erano tanti ma di fantastico c’era l’incasso. Adesso nella nuova zona San Decenzio il mio posteggio e` molto comodo, posso arrivare a qualsiasi ora, parcheggio in un secondo e non ho più il problema della ressa, a volte sono le undici e sono passate così poche persone che ho tempo per vedere la posta e fare i cruciverba, addirittura posso anche guardarmi un bel film sul telefonino. Di drammatico c`e solo una cosa l’incasso vicino allo zero. Trascorsi i primi anni con grossi problemi economici ho deciso di riconsegnare per 18 mesi la licenza al comune anche perché il posteggio e` uno dei più cari tra tutti i mercati che frequento. Trascorso questo periodo ho ripreso la mia attività ma le cose non sono cambiate, anzi sono peggiorate. Ormai convinto di riconsegnare in modo definitivo la licenza al comune, vengo a sapere da un articolo sul Carlino che la Consigliera Comunale Crescentini Roberta combatteva per riportare il mercato nel centro storico e riqualificare cosi` non solo il mercato ma tutte le attività del centro. Al solo pensiero di questa fantastica idea mi sono dato da fare ed ho raccolto una grossa quantità di firme di colleghi che come me si trovano in una situazione a dire poco drammatica. Canone alle stelle ed incasso alle stalle. Secondo il mio parere il mercato si svolge su un parcheggio che e` il polmone di ossigeno principale per tutte le attività del centro storico bar, tabacchi, negozi, ecc... Tutti i martedì questo enorme parcheggio viene occupato da circa 350 banchi e tutte quelle persone che venivano dalle città vicine, non trovando più un parcheggio ma spesso e volentieri una multa, non tornano togliendo una enorme fetta di mercato anche ai negozi a sede fissa. Quello che posso dire e che ho vissuto sulla mia pelle e` che tutti i mercati che si svolgono nel centro storico hanno il loro valore e sono mercati che funzionano vedi Fano e Senigallia. Mentre i mercati che hanno optato per lo spostamento, vedi Pesaro e Fossombrone, sono in situazioni critiche sia per gli operatori a sede fissa (bar tabacchi ecc.) sia per gli ambulanti. Molte persone di Pesaro mi dicono che non vengono più al mercato perché e` molto dispersivo, per girarlo tutto servirebbe un taxi , inoltre bisogna saltare dei cordoli pieni di fango, i clienti lamentano il fatto di non ritrovare gli esercenti di riferimento per i propri acquisti in quanto la dislocazione attuale del mercato fa perdere facilmente l’orientamento. Caro Signor Sindaco se più di duecento colleghi hanno firmato per uno spostamento nel centro storico significa che il mal contento non e` solo mio. Perciò noi chiediamo che questa amministrazione ci tenga in considerazione. Siamo padri e madri di famiglie che non abbiamo uno stipendio fisso, non abbiamo ammortizzatori sociali, non abbiamo la tredicesima, non abbiamo le ferie pagate, non abbiamo coperture per malattia, ma abbiamo sempre più adempimenti diventati ormai un cappio al collo. Chiediamo che venga studiata da tecnici qualificati una nuova zona per il mercato all’interno del centro storico, sarebbe perfetta anche la zona dove si svolgeva il mercato prima dello spostamento. Ma se questo proprio non fosse possibile anche la distribuzione nelle piazze del centro storico sarebbe per noi un grande vantaggio. Il tribunale per una volta a settimana non muore di fame, mentre il 90 per cento di noi e delle nostre famiglie si! Ringraziandola per l’attenzione rimaniamo in attesa di una sua risposta. Distinti Saluti.

Gabriele Francolini di Fano