Mobile, Scavolini segna un più 7% ad aprile

La gioia dell'amministratore delegato: "Saremo la casa più amata dagli italiani"

Fabiana Scavolini, Ad Scavolini (Fotoprint)

Fabiana Scavolini, Ad Scavolini (Fotoprint)

Pesaro, 26 maggio 2016 - Dalla «cucina più amata», alla «casa più amata dagli italiani». Ricorre allo slogan della pubblicità con Lorella Cuccarini l'amministratore delegato del Gruppo Scavolini, Fabiana Scavolini, per riassumere l'obiettivo che lei e la sua famiglia, alla guida di un gruppo da 200 milioni di euro di fatturato e 660 dipendenti, si sono dati. Non più solo cucine, ma anche living e una linea bagno, Scavolini Bathrooms, lanciata con lo chef Carlo Cracco testimonial. «Il 2016 è partito bene: a fine aprile registriamo una crescita del 6-7%, e i dati di maggio indicano un piccolo margine ulteriore» dice Fabiana Scavolini. «L'estero traina di più, l'Italia dà segnali di miglioramento, ma bisogna spingere sull'acceleratore se vogliamo che il Paese esca dalla crisi». L'A.d promuove gli interventi del Governo per la riduzione della tassazione sulle imprese, «che così possono aumentare gli investimenti», e pensa che il Jobs act «abbia aiutato». Ma, sottolinea, è importante anche «un aumento del potere d'acquisto dei consumatori». Scavolini è leader del settore cucine nel mercato interno ed esporta in tutto il mondo (300 i punti vendita all'estero), soprattutto in Russia, Canada, Usa. «Gli ordinativi sono positivi - anticipa l'Ad - e rispetto al 2015 stiamo recuperando anche in Russia, dove però le sanzioni continuano a pesare». La società sta rafforzando la penetrazione in Gran Bretagna («abbiamo aperto uno store a Londra»), in Cina, attraverso un'agenzia di rappresentanza, e sta valutando «altre presenze dirette». Il cuore però resta in patria, nelle Marche, e la filosofia è quella che «ci hanno trasmesso mio padre, Valter, ancora attivo in azienda, un occhio vigile, e mio zio Elvino, che purtroppo non c'è più: prima l'azienda e prima le persone che lavorano con noi». Fra cui «tanti ragazzi giovani, formati qui». La dinasty Scavolini è uno dei pochi esempi di passaggio generazionale indolore nel capitalismo familiare italiano. Oltre a Fabiana, che cura anche i settori marketing e commerciale, ci sono la cugina Emanuela, vice presidente di Scavolini spa, presidente della Fondazione Scavolini, e responsabile delle risorse umane, il fratello Gian Marco, presidente di Scavolini Usa, e il cugino Alberto, direttore generale di Ernestomeda.