Caccia al molestatore, identificati due sospetti: le foto mostrate alla vittima

E l’identikit del ‘Carlino’ condiviso da frotte di ragazzine

Pesaro, l'ingresso del sottopasso di via della Repubblica (Fotoprint)

Pesaro, l'ingresso del sottopasso di via della Repubblica (Fotoprint)

Pesaro, 13 agosto 2014 - Hanno due persone sospette. Le loro foto verranno fatte vedere alla 14enne entro pochi giorni. Uno dei due potrebbe essere il molestatore, a questo punto seriale, che giovedì scorso ha colpito nel sottopasso di viale della Repubblica palpeggiando il seno di una ragazzina di 14 anni per poi dileguarsi verso il centro città. La sua immagine, che abbiamo riprodotto in base alle descrizioni fatta dalla minorenne alla madre e da questa ai carabinieri, lascia pensare ad un 35enne, orecchini, probabilmente dei tatuaggi (che la ragazza però non ha visto o memorizzato) e che se ne va in giro passando con una vistosa cresta di capelli quando l’età non appare adeguata a quel tipo di acconciatura

Ad indagare sono i carabinieri della stazione di Pesaro che hanno cercato di raccogliere filmati registrati da telecamere fisse di Largo Aldo Moro. Purtroppo non sono stati trovati filmati utili. Il molestatore sembra sparito nel nulla, anche se così non è. Probabilmente si tratta dello stesso uomo che nel novembre scorso, in viale Trieste, intorno alle 9 di mattina, allungò le mani su una ragazza palpeggiandole le parti intimi. Poi fuggì via a piedi e la giovane ha subito dopo chiamato i carabinieri fornendo una descrizione sommaria dell’uomo. Il quale, in quel momento, non aveva i capelli con la «cresta» ma la corporatura e la modalità sembrano essere molto simili. 

All'aggressione non avrebbero assistito dei testimoni anche perché il sottopasso di viale della Repubblica è quasi semisconosciuto visto che lo utilizzano davvero in pochi. E dire che è stato ripulito e riverniciato da poco in concomitanza dei lavori di pavimentazione di viale della Repubblica. La pubblicazione ieri sul ‘Carlino’ dell’identikit del molestatore in base alla descrizione della vittima ha fatto scattare un tam tam informatico tra i vari gruppi di adolescenti della città con la condivisione della pagina del ‘Carlino’ tra centinaia di ragazzi.

Ora è più facile arrivare all’identificazione dell’aggressore che colpisce di giorno sfruttando la sorpresa della vittima, quasi sempre giovanissima, per poi fuggire a piedi tra la folla. L’indagine dei carabinieri punta a mettere a confronto innanzitutto le persone con precedenti specifici, cioè tutti coloro che lo hanno già fatto in passato e per questo sono stati identificati e denunciati. E le due persone che veranno fatte vedere alla ragazza di 14 potrebbero essere due «volti» noti per gesti di questo tipo. 

ro.da.