Montelabbate, il parco frana e minaccia le villette di 20 famiglie

I residenti allarmati scrivono una lettera al Comune (FOTO)

La frana vista dall’alto

La frana vista dall’alto

Pesaro, 11 marzo 2015 - La frana è impressionante perché interessa il parco pubblico dietro via Verga, nel centro abitato di Montelabbate (FOTO). Ad aver mangiato a morsi parte della collina che scende verso via Giusti, provocando linee di frattura profonde una decina di metri, è stato il Fosso delle Fornaci, un rivolo che per essere un canale di scolo utile ad irregimentare le acque piovane provenienti dal castello di Montelabbate e dall’ex Molino Mosca è pure troppo mordace.

“Come sia possibile, noi residenti ce lo chiediamo tutti” osserva preoccupato Giorgio Badioli, uno degli abitanti di via Verga, che ha dato incarico all’amministratore condominiale di diffidare l’amministrazione di Montelabbate perché intervenga tempestivamente.

“Siamo preoccupati. L’amministrazione Ferri, basandosi su una perizia tecnica, dice che la situazione è stabile - continua -. Ma a guardare come evolve temiamo che stiano sottostimando il problema. Lo vede quel casottino di cemento lì? Dieci giorni fa era in assetto, ora è capitolato nello sconquasso generale”.

Badioli indica quindi gli altri cubi di cemento che avrebbero dovuto garantire il contenimento della scarpata per mantenere sgombro il letto e invece sono ruzzolati come dadi. Del resto ogni passante si ferma a commentare quello che vede: “A guardarsi intorno la situazione fa impressione: è peggiorata nel giro di una decina di giorni. Lo stradino ha addirittura uno scalino, tanto è il dislivello. Non era così. Per quanto mi piaccia venire a fare il giro qui con il mio cane, mi chiedo se non sia il caso di transennare la zona e chiuderla. Se non altro perché oltre ai tanti adulti sono molti i ragazzini e i bambini che sono abituati a giocare in questo bello spazio”.

Un altro residente è d’accordo con Badioli che individua un rischio ulteriore: “Se si ottura la bocca di carico del fosso delle fornaci:- puntualizza - i detriti alzeranno il letto a livello dell’abitato e faranno scorrere acqua e fango verso le case che si trovano proprio qui sotto. O anche in via Giusti e oltre con i danni ipotizzabili”.

L’allerta non è di ieri: “Le abbondanti piogge di febbraio hanno complicato il quadro già critico dalla scorsa primavera – testimonia Badioli - quando il fenomeno erosivo ha iniziato a incidere pesantemente, iniziando gli evidenti distacchi di terreno che ad oggi osserviamo. Abito in via Verga da nove anni, ma il movimento erosivo è una novità di quattro , cinque anni fa. Il Comune intervenne deviando il corso del Fosso delle Fornaci allontanandolo dall’abitato, di una trentina di metri, dal momento che costeggiava proprio le case. Il terreno è prevalentemente argilloso: i vecchi del paese dicono che qui si è sbagliato a costruire. Ma tant’è. Da un anno a questa parte, però le precipitazioni abbondanti hanno accelerato verticalmente il dissesto. Fino a quello che oggi osserviamo. Nonostante qualche intervento è stato fatto, crediamo che si debba intervenire prima di un’altra precipitazione straordinaria. Come si fa a dire che la situazione è stabile? Basta guardare come il quadro cambia di settimana in settimana. Ci aspettiamo che l’amministrazione intervenga”.

L’amministrazione Ferri, sollecitata sul problema anche dall’opposizione consiliare, ha risposto indicando il parere tecnico di un geologo prima di Natale: “Per il fosso delle fornaci – ha risposto direttamente il sindaco Cinzia Ferri - abbiamo risposto il 18 dicembre in consiglio: dire che la frana è in continuo movimento quando persone esperte non giungono a queste conclusioni mi sembra un po’ inappropriato”.