"Niente spiaggia per cani? Ce ne andiamo da Pesaro"

Turisti veneti lasciano la città perché sprovvista di un arenile dedicato

Un cane in spiaggia

Un cane in spiaggia

Pesaro, 21 agosto 2014 - «NON AVETE la spiaggia per i cani? Allora arrivederci». E’ accaduto i giorni scorsi a Pesaro, dove una coppia di turisti veneti ha deciso di cambiare la meta della vacanza dopo aver scoperto con sconcerto che in città non esiste ancora un lido in cui poter fare il bagno in compagnia del proprio amico a quattro zampe. A raccontare il fatto è un nostro lettore, Stefano Pregnolato, indignato dal fatto che non solo un’area dedicata alla vita da spiaggia per Fido e Fufi non esista ancora, ma resti un lontano miraggio.

«I timidi riscontri con la vecchia amministrazione sono un lontano ricordo — racconta Pregnolato — e dalla nuova, pur avendola già contattata, non arriva nessun riscontro sulla fattibilità. Proprio in questi giorni una famigliola veneta si è presentata in spiaggia con al seguito un simpatico cagnolino dopo aver ricevuto rassicurazioni sul relativo accesso da parte dell’albergo. Purtroppo — sottolinea il lettore — di fronte ai divieti esistenti e alla possibilità di incorrere in una salatissima sanzione, i bagnanti si sono visti costretti a disdire la prenotazione e a lasciare tempestivamente Pesaro per lidi più accoglienti. Ancora una volta la città manifesta disinteresse all’accoglienza turistica e al relativo apporto economico, perdendo l’opportunità di ospitare villeggianti con al seguito le amate bestiole».

INTANTO su Facebook la pagina appositamente creata per raccogliere consensi e formare un movimento d’opinione che faccia pressione sull’amministrazione locale continua ad incassare un successo strepitoso. I “Mi piace” sono ulteriormente aumentati, attestandosi fino a ieri a 2.625. Nella pagina “Spiaggia per cani Pesaro” sono anche pubblicate tante belle foto dove i cagnozzi si divertono a sguazzare in libertà in barba ai divieti, senza nuocere a nessuno. Ma sembra che anche la legge si stia muovendo verso la liberalizzazione.

«Si legge sempre più spesso anche nella cronaca nazionale — fa notare Marco Guerra — che alcuni Tar hanno precisato agli enti locali che “la normativa non prevede alcun divieto sull’accesso dei cani nei luoghi ed esercizi pubblici, ad eccezione di quelli dove si producono e si vendono alimenti e definiti sensibili (asili, case di riposo, scuole). In base a tale legge, i cani devono essere condotti al guinzaglio e il padrone deve portare con sé la museruola da utilizzare in caso di necessità». Quindi sembrerebbe che tutte le spiagge sono aperte ai cani, se al guinzaglio. Ma questo vale anche a Pesaro?».

DIFFICILE dare certezze, anche se è notizia di qualche giorno fa che il Tar del Lazio, pur respingendo le richieste di Earth (un’associazione per la tutela dei diritti animali che invocava la sospensione dei divieti di accesso in spiaggia) intima i Comuni ad individuare tratti di arenile da destinare all’accoglienza temporanea di animali da compagnia. Un piccolo successo comunque è stato ottenuto. Nei grandi centri commerciali, come Iper Rossini e Iper Coop, l’adesivo all’ingresso che escludeva l’accesso ai quattro zampe è sparito. Ora Fufi e il suo padroncino possono passeggiare liberamente in galleria ammirando le vetrine e facendo acquisti, come accade da tempo in molte grandi città dove si è capito che quel divieto è nemico del commercio.