Delitto nel bosco, dal cellulare di Ambera l'sms trappola per Ismaele

La famiglia SaliJi avrebbe lasciato Lunano venerdì sera FOTO: l'arma del delitto - il funerale - la fiaccolata - il luogo dell'orrore - i due fermati VIDEO: l'ultimo saluto

Gli amici ricordano Ismaele nel giorno del funerale (Fotoprint)

Gli amici ricordano Ismaele nel giorno del funerale (Fotoprint)

Lunano (Pesaro Urbino), 27 luglio 2015 - La famiglia SaliJi avrebbe lasciato Lunano venerdì sera. Una vacanza? Un trasferimento definitivo? Pare che il padre di Ambera abbia annunciato di voler chiudere il contratto con la ditta di meccanica di Lunano per la quale lavorava da tempo anche da capo turno, con reciproca soddisfazione. Sabato mattina avrebbe dovuto lavorare, ma venerdì notte la partenza. Non si può escludere che abbiano pesato le minacce via Facebook alla ragazza 19enne da giorni successivi al delitto. Le dichiarazioni sul suo rapporto con il killer reo confesso Igli Meta hanno prodotto addirittura una pagina Facebook ai limiti del linciaggio. 

EPPURE fino ad oggi Ambera non ha nessun debito con la giustizia. E’ una testimone del fatto, non indagata e al momento non coinvolta, penalmente. Anche se è dal suo telefonino che, su richiesta di Igli, il suo ragazzo, parte alle 2 circa del pomeriggio di domenica 19 il messaggino che invita Ismaele ad un appuntamento alla fermata del bus a Sant’Angelo. Igli le chiede di fare da intermediaria perchè teme che se Ismaele si accorge che è lui che lo chiama, il 17enne possa non andarci. Ismaele quindi ci va. E quando si accorge che ad attenderlo non c’è Ambera ma Igli e Marjo, sale lo stesso sulla Opel Corsa, senza costrizioni, forse perché a quel punto non può rifiutare. Sarà l’appuntamento con la morte. 

PASSANDO alle indagini, questa sarà la settimana in cui i carabinieri del Reparto Operativo impacchettano tutti i reperti finora emersi dall’indagine e li mandano al Ris. Igli e Marjo hanno spaccato l’Iphone di Ismaele con una pietra, gettandolo su una delle sponde dell’Auro. Il telefonino di Ismaele è importante per potere sostenere quella premeditazione che al momento la procura di Urbino non contesta a nessuno dei due imputati. Potrebbe emergere dalla lettura degli sms, messaggini whatsapp ecc.., precedenti e posteriori al delitto. Il messaggio che depista («Vado a vivere a Milano, non mi cercate») sarebbe stato inviato da Igli usando il telefonino di Ismaele. E anche Marjo avrebbe inviato, sempre da quel telefono, altri messaggi, ad altre persone del giro di Ismaele, sempre per annunciare che lui si era allontanato spontaneamente. Se anche questa circostanza fosse confermata, la posizione di Marjo si aggraverebbe.

INTANTO, l’avvocato difensore di Igli Meta, Salvatore Asole, ha nominato un consulente criminologo, Ezio Denti, che è lo stesso del caso Bossetti. E’ uno psicologo forense che potrà relazionare sul raptus, che secondo la difesa, è all’origine del brutale assassinio di Ismaele. La difesa di Igli chiamerà a testimoniare anche Ambera, per vedere confermati, conclude l’avvocato, «gli elementi che già abbiamo».