Delitto nel bosco, ecco il coltello con cui è stato ucciso Ismaele. Suicida lo zio di Marjo

Era stato gettato nelle campagne di Sestino (Arezzo) subito dopo l'omicidio del 17enne FOTO: l'arma del delitto - il funerale - la fiaccolata - il luogo dell'orrore - i due fermati VIDEO: l'ultimo saluto

Ritrovato il coltello usato per uccidere Ismaele Lulli

Ritrovato il coltello usato per uccidere Ismaele Lulli

Borgo Pace (Pesaro Urbino), 25 luglio 2015 - Gli uomini del colonnello Antonio Sommese hanno ritrovato il coltello (FOTO) che è stato usato nell’omicidio di Ismaele Lulli (FOTO), il 17enne di Sant’Angelo in Vado ucciso barbaramente (VIDEO).

Questa mattina già dalle ore 4 del mattino hanno portato sul posto i due accusati, i due ragazzi albanesi, attualmente detenuti nel carcere di Pesaro, per farsi indicare il luogo dove avevano nascosto l’arma del delitto.

Il coltello a serramanico bianco è di tipo comune, lungo circa 18 centimetri, ed è stato ritrovato nelle campagne di Sestino, in provincia di Arezzo, dove i due erano transitati per raggiungere il fiume a Borgo Pace, dove avrebbero fatto il bagno dopo aver ucciso Ismaele.

L’arma del delitto si trovava sotto un ponte, a pochi metri da dove era stato rinvenuto il sacco nero contenente gli indumenti dei quali Igli Meta si era sbarazzato perché sporchi di sangue. Anche il cellulare di Ismaele, un Iphone 4s bianco, è stato ritrovato: era stato lanciato tra la boscaglia che costeggia il fiume, poco lontano da località «I morti», dove i due ragazzi si son fermati per il bagno.

Dal telefono della vittima i militari pensano di riuscire a trovare informazioni utili per ricostruire gli ultimi dettagli di questa intricata vicenda. Igli e Marjo dopo aver indicato i punti dove avevano nascosto l’arma e il cellulare sono stati velocemente ricondotti in carcere.

IL SUICIDIO

Lo zio di Marjo Mema, il 19enne finito in carcere con l'accusa di essere stato complice di Igli Meta nel delitto di Ismaele Lulli, si sarebbe tolto la vita in Albania «per la vergogna di quanto accaduto a Marjo». Lo rivela a Tgcom24 la mamma del ragazzo, Vera Mema. «Mario è un bravo ragazzo - dice - e queste cose non si fanno. Mio fratello si è ammazzato da solo oggi». La donna non crede alla versione di Igli: «Dopo una settimana ha cambiato idea, Mario è una vittima. Igli aveva preparato tutto da solo. Perché incolpare mio figlio?». Meta si è assunto infatti la piena responsabilità del delitto ma ha dichiarato agli inquirenti che Mema lo avrebbe aiutato a legare il 17enne poi sgozzato in un boschetto a Sant'Angelo in Vado.