Panchine contestate, per il sindaco è "tutta pubblicità"

Piazzale della Libertà, la linea del Comune

Pesaro, le nuove panchine di piazzale della Libertà (Fotoprint)

Pesaro, le nuove panchine di piazzale della Libertà (Fotoprint)

Pesaro, 22 maggio 2016 - Sbalordito e divertito. Il dibattito che si è creato in città sulle panchine in piazzale della Libertà (foto) ha colto di sorpresa il sindaco, che pure ammette di averlo avviato intenzionalmente postando su facebook le foto: «Sapevo di provocarlo, ma i numeri raggiunti sono incredibili», commenta. E nel dirlo, mostra il post, che in un solo giorno ha registrato oltre 53mila visualizzazioni.

«E’ una pubblicità gratuita pazzesca, siamo contenti che ci sia tutto questo dibattito – continua Matteo Ricci –, ci sarà un pellegrinaggio di chi vorrà andare lì solo per vedere le panchine. Il fatto che se ne parli valorizza l’impegno messo sui lavori, che è un po’ il nostro obiettivo sul piano comunicativo: fare capire che ciò che facciamo non è normale ma straordinario. Comunque, non è incredibile tutto questo clamore per 4 panchine? Io lo trovo divertente».

E’ divertito anche l’assessore Enzo Belloni: «C’è già la coda per provarle, ci sono passato questa mattina (ieri, ndr), nemmeno il tema dell’ospedale unico ha coinvolto così tanti pesaresi». L’assessore è stato il primo a sedercisi, appena arrivate giovedì: «La foto in cui sono seduto sul pouf rosso sta spadroneggiando», scherza.

Tanto c’ha preso gusto a scherzare con la gente che ieri mattina, davanti ad un gruppo di pesaresi, piuttosto perplessi e critici davanti alle sedute “pop”, Belloni li ha rassicurati. «Ci ha detto che sono sculture, non arredi su cui sedersi», commenta la signora che insieme ad un paio di conoscenti ha provato le strane panchine. «Signora è sicura? La forma è inusuale, ma sono panchine – abbiamo provato a spiegarle –. Guardi, c’è anche il marchio di fabbrica».

Altre persone intervengono per lei: «C’ero anche io quando l’assessore l’ha detto. Ha anche aggiunto che sono temporanee e che verranno portate via perché neanche al sindaco sono piaciute». Scherzo o no lei che cosa farebbe: cambierebbe quest’arredo? «Certo. E’ orrendo». Altri accanto alla signora colgono l’occasione per rincarare la dose: «Non mi piacciono proprio», «Uno sfregio al villino Ruggeri».

«Sono brutte, ma la sedia rossa è comoda», dice un signore che ha superato i 90 anni. Belloni a cui abbiamo chiesto conferma, trasecola: «Non so con chi hanno parlato queste persone, ma non mi sarei permesso di prendere in giro nessuno. Personalmente posso dire che trovo questa scelta coraggiosa e originale. Condivido la proposta presentata dai nostri architetti: certamente non le rimuoveremo».

Stefano Cortiglioni, bolognese, in visita a Pesaro, invece, è favorevole: «L’effetto estetico di quest’arredo, secondo me non è male. Quanto siano comode per far sedere molte persone non lo so. Secondo me si abbinano bene con la Palla di Pomodoro e al tipo di architettura moderna richiamata dai lampioni. Se mi permette inviterei i pesaresi e noi frequentatori ad una raccolta fondi, pochi euro ciascuno, per abbattere l’hotel dietro il villino Ruggeri: quello si è una vera offesa a questo posto».