Sortita dei comandanti col fermo pesca per bruciare la concorrenza: 4mila euro di multa

Il pesce trovato nelle reti (70 chili) è stato rigettato in mare perché ancora vivo

Una motovedetta della Guardia Costiera

Una motovedetta della Guardia Costiera

Pesaro, 19 settembre 2014 - Ieri pomeriggio la Motovedetta della Guardia Costiera di Pesaro ha sanzionato due comandanti di unità navali da pesca che operavano illecitamente: provenienti dalle acque di giurisdizione di un'altra regione, stavano pescando al traverso del Monte San Bartolo, cioè all’interno delle acque di giurisdizione del Compartimento Marittimo di Pesaro.

Qui, dall'11 agosto al 21 settembre è vietata l’attività di pesca a strascico, soprattutto al fine di favorire il ripopolamento ittico.

Oltre al verbale amministrativo di 4.000 euro ciascuno, è stato effettuato il sequestro degli attrezzi da pesca, con il pesce trovato all’interno delle reti (complessivamente 70 chili) che è stato immediatamente rigettato in mare poiché trovato ancora vivo.

Inoltre, secondo le nuove disposizioni nazionali in materia, sono state avviate d’ufficio le procedure amministrative per la decurtazione dei punti ai titoli professionali marittimi dei comandanti e alle licenze di pesca delle unità navali.