Mangiano, non pagano e picchiano il cameriere

Quattro immigrati al bar. Protesta il titolare: "Uno lo abbiamo bloccato, ma non è stato possibile far nulla"

Cameriere picchiato dai clienti del bar

Cameriere picchiato dai clienti del bar

Pesaro, 27 agosto 2014 - Erano quattro amici al bar. E qui finisce la musica perché questi non volevano ‘cambiare il mondo’ ma... non pagare il conto. Così, in un noto locale di Pesaro, l’altra sera, dopo aver bevuto e mangiato hanno deciso di alzarsi e fuggire. Una ragazzata? Non proprio. Sia perché tutti e quattro, di nazionalità africana, avevano trent’anni abbondanti e sia perché l’ultimo rimasto, ha tentato la fuga portandosi dietro un bicchiere ancora pieno e il posacenere del locale nonostante l’avvertimento del cameriere. Lo stesso cameriere l’ha poi rincorso e, dopo averlo bloccato nel vicino parcheggio, si è beccato una bicchierata in petto ed è poi stato costretto a recarsi al pronto soccorso per accertamenti.

«L’abbiamo bloccato e chiamato i carabinieri – spiega il titolare del locale che per paura di ritorsioni vuole restare anonimo -. Li avevamo tenuti d’occhio perché, dopo un primo giro pagato, hanno ripreso a bere e mangiare. E uno alla volta, poi, sono spariti. L’ultimo rimasto ci aveva tranquillizzato dicendo che gli amici telefonavano e che sarebbero tornati. Invece, poi, al momento di pagare è scappato pure lui. Dopo 15 minuti è arrivata la polizia che ha preso i dati: era regolare sul territorio e con un lavoro a Pesaro, così ha detto. A quel punto, visto che lui continuava a negare l’accaduto e a dire addirittura che avrebbe chiamato il suo avvocato, le forze dell’ordine ci hanno fatto capire che avevano le mani legate. Noi, prima, dovevamo denunciarlo. Tutto per 44,5 euro non pagati».

Il nord africano, infatti, prima di dileguarsi si era intascato lo scontrino lasciato sul tavolo per saldare il conto. E sulla base di quello ha poi rivendicato l’avvenuto pagamento. Insomma, cornuti e mazziati. «Potevano anche essere 4 italiani a fuggire, sarebbe stato lo stesso: la verità è che la nostra categoria non è più tutelata in alcuno modo – continua il titolare -. Adesso farò la denuncia ma so già che quei soldi non li rivedrò. E che, anzi, quelle persone potrebbero tornare e farmi qualche dispetto. Mi erano già capitati clienti che si erano dati alla fuga per non pagare, più che altro ragazzi, ma un atteggiamento così sfrontato davanti a noi e alla polizia non l’avevo mai visto. Uno mangia, beve, non paga, fugge, viene bloccato ma non gli si può fare nulla... Incredibile».