Pesaro, 19 aprile 2012 - “Costituzionalmente farneticanti’’. Le dichiarazioni del presidente della Provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci contro la risoluzione bipartisan approvata dall’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna a favore del passaggio dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalle Marche alla Romagna non sono piaciute ai promotori dei Comitati ‘secessionisti’. I quali replicano con una nota.

“Non abbiamo bisogno del parere favorevole delle Marche’’ dicono i due Comitati. “Alle due Regioni, secondo quanto previsto dal dettato costituzionale, deve essere richiesto il parere, che però non è vincolante. La Regione Marche può dire anche di no, ma il Parlamento può (e noi diciamo dovrebbe) non tenerne conto”.

Gli organi interessati alla procedura sono “il presidente della Repubblica che autorizza il referendum; i cittadini che votano al referendum, le Regioni che esprimono il loro parere, e il Parlamento, che deve legiferare in merito”.

Dunque Ricci “non ha diritto di veto. Quanto alle barricate, se vuole, noi siamo disposti a fargliele vedere’’. Da Camera e Senato i comitati attendono “una risposta positiva, nel rispetto del referendum del 2007, in cui le popolazioni dei due comuni hanno approvato il distacco dalle Marche con maggioranze dell’84% e 87%. ‘’Bella lezione di democrazia da Ricci e dal suo partito, il Pd”, la chiosa.