Pesaro, 17 maggio 2013 – "L'immigrazione uccide. No ius soli. Kyenge dimettiti". Questo il messaggio lasciato dai militanti di Forza Nuova in più di dieci capoluoghi di regione, da nord a sud, nelle sedi provinciali del Partito Democratico (tra queste quella di Pesaro) lasciando un piccone e una bandiera tricolore insanguinati e decine di volantini. Un vero e proprio blitz anti immigrazione e anti ius soli.

Questa iniziativa segue di qualche giorno l'inizio della campagna web del Movimento dal titolo “L'immigrazione uccide, la classe politica è complice ”. "I recenti fatti di cronaca, i continui stupri e uccisioni di cittadini italiani per mano di extracomunitari clandestini, il totale silenzio delle istituzioni sempre più vigliacche e sempre più complici e l'evidente razzismo nei confronti dei nostri compatrioti -  comunica Forza Nuova in una nota - sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto i militanti forzanovisti a compiere l'azione in oggetto".

"Forza Nuova - si legge - chiede immediate dimissioni del ministro Kienge tanto loquace nell'enunciare il suo programma “ disgruggi Italia” con l'introduzione dello ius soli, quanto taciturna dal non dire neanche un parola di pietà per i morti ammazzati ne una condanna per gli autori di questi delitti. Forza Nuova ribadisce la sua radicale contrarietà a qualsiasi tipo di società multietnica dove lo straniero ha solo doveri e non diritti e dove il cittadino italiano è considerato solo uno strumento da spremere con tasse usuraie".

La notizia del blitz notturno di Forza Nuova arriva nel giorno della conferma dell'arrivo del ministro per l'Integrazione il 28 maggio a Pesaro in occasione della cerimonia di consegna degli attestati di cittadinanza onoraria ai figli di immigrati nati in Italia, promossa dalla Provincia e dal Comune.

''Siamo stati la prima Provincia ad approvare una delibera in questo senso - ricorda il presidente Matteo Ricci -, seguiti poi dal Comune e da altre 70 amministrazioni locali italiane. Siamo felici che il ministro Kyenge abbia accolto il nostro invito''. ''Chi nasce in Italia e' italiano - afferma Ricci, eletto con il Pd -, e la nostra e' una battaglia di civilta', per il futuro del nostro Paese''.

''Da nipote di emigranti, e padre di bambini che vanno a scuola con bambini stranieri che parlano italiano, e conoscono l'Inno di Mameli meglio di loro - insiste - credo che sia arrivato il momento di fare un passo avanti''. L'idea della cittadinanza onoraria, lanciata da Ricci nel novembre 2011, raccolse subito l'apprezzamento del presidente Napolitano, che la defini' ''un atto di grande valore simbolico''. Ora, proprio mentre l'argomento torna all'ordine del giorno del dibattito politico, il progetto diventa realta': il 28 mattina, in una sede ancora da definire, i bambini delle primarie ed elementari e i ragazzi delle scuole medie e superiori di Pesaro sono tutti invitati alla cerimonia con il ministro.