Pesaro, 29 gennaio 2014 - E’ ancora frastornato il neo candidato a sindaco dei 5Stelle. «Fino a qualche giorno fa — dice Fabrizio Pazzaglia non avrei mai immaginato di essere candidato sindaco». E alla conferenza stampa di presentazione ufficiale, ieri mattina, ha voluto al suo fianco i due “competitors”, Alessandro Cascini e Mirko Ballerini, quasi a voler dimostrare che il gruppo è ben coeso. E infatti a parlare sono tutti e tre, alternandosi con fair play.

Lunedì notte le votazioni per scegliere il candidato si sono concluse tardissimo, oltre l’una, e sono state “sconvolte” dal ritiro a sorpresa di Ballerini: «Mi sono reso conto che il ruolo di primo cittadino era incompatibile con la mia professione di assicuratore». In realtà la decisione è arrivata dopo una prima votazione in cui il consigliere uscente aveva ottenuto solo 18 consensi. Troppo pochi anche su 50 elettori.

Classe 1970, Fabrizio Pazzaglia ha la faccia da buono e modi gentili. Non dimostra certo la scaltrezza del politico navigato. Sposato e con una figlia di 10 anni, ha gestito una concessionaria di auto, attualmente ha un agriturismo. Il suo è stato definito un «volto nuovo» tra i pentastellati, anche se in realtà si è distinto negli ultimi mesi per il grande lavoro svolto come attivista. Per esempio nell’organizzare eventi come il World Cafè, in cui i grillini hanno invitato i cittadini a descrivere «la Pesaro che vorrei» costruendo su quello il loro programma. Pazzaglia ha ottenuto 29 voti, contro i 18 di Cascini e 6 che hanno insistito a votare per Ballerini, nonostante l’annunciato ritiro. A votare sono stati in 50, gli attivisti in senso stretto rispetto ai 120 registrati ed agli oltre 1200 pesaresi che ricevono la mailing list del gruppo.

Ti senti pronto a fare il sindaco? «Si perché il gruppo è pronto» ha risposto Pazzaglia. E farete alleanze? «Solo con i cittadini» ha replicato categorico. Quale sarà il programma che presenterete alla città? «E’ ancora in definizione — affermano i tre candidati insieme — stiamo lavorando moltissimo, in un processo di grande partecipazione ed entusiasmo. Entro febbraio lo presenteremo, e si fonderà su: trasparenza, idee e onestà».

L’impegno dei cinque stelle intanto è quello di definire la squadra di governo prima delle elezioni. L’obiettivo? «Mandare Ricci al ballottaggio, ovvero evitare che vinca al primo turno con il 51%». Il programma come già detto è ancora in corso di definizione, e anche se non vogliono anticipare troppo, ammettono che i cavalli di battaglia saranno quelli di sempre, ovvero quelli che hanno definito il loro impegno in questi anni. A ricordarli è proprio Mirko Ballerini, che promette di mostrare le unghie sui temi quali l’ospedale, l’ex Amga, l’urbanistica, l’acqua, i rifiuti e altro.

Una nota a margine è stata dedicata anche all’allontanamento di Igor Fradelloni. «Non ci sono stati epurati — ha messo le mani avanti Ballerini — è stato allontanato perché aveva un comportamento lesivo nei confronti del gruppo, inoltre non rispettava le regole che ci siamo dati. Dal punto di vista politico siamo disposti ad un confronto su tutto, ma dal punto di vista personale... Si è anche rivolto alla Digos. Sinceramente è troppo».

Francesca Pedini