Ancona, 4 febbraio 2014 - L'attacco del sindaco Luca Ceriscioli è diretto: "Il silenzio del segretario Renzi sulla richiesta di rinvio del congresso del Pd marchigiano è davvero agghiacciante". Di più, il candidato a segretario regionale escluso per l'incompatibilità, in quanto sindaco di Pesaro, mette giù anche una motivazione durissima: "Renzi appoggia uno schema correntizio per garantire la potente AreaDem di Franceschini e Fassino, altro che eliminazione delle correnti!"

Sembra il bambino del 'Re è nudo'. E' una vera e propria dichiarazione di guerra a chi comanda a Roma, con tanto di minaccia: "Se non avremo risposta, giovedì andremo a manifestare davanti alla Direzione nazionale a Roma".

SI era sparsa la voce di dimissioni da sindaco, per Luca Ceriscioli prima della conferenza stampa ad Ancona, nella sede del partito: "Una bufala, i cittadini di Pesaro non devono avere nessun danno da questa incredibile vicenda".

Nell'occasione Ceriscioli ha annunciato quattro mosse per ottenere il rinvio del congresso: "Nuovo ricorso alla Commissione nazionale di garanzia per chiedere ''l'annullamento delle procedure che hanno portato alla convocazione delle primarie del 16 febbraio prossimo', visto che la direzione regionale del 22 gennaio scorso era priva del numero legale (solo 18 presenti sui 42 aventi diritto) e non ha redatto un verbale. Dunque tutti gli atti vanno annullati"; appello agli altri due candidati Francesco Comi (AreaDem) e Gianluca Fioretti (area Civati) Ceriscioli che ''possono avere un congresso vero chiedendo loro stessi un rinvio, come farei io al loro posto''; appello al segretario uscente Palmiro Ucchielli che "ha titolo per chiedere il rinvio"; infine la chiamata diretta al segretario nazionale: "I marchigiani da Renzi meritano almeno una risposta".
 

Tre segretari provinciali (Pesaro-Urbino, Ascoli e Fermo) su cinque hanno chiesto di rinviare le votazioni, e molti segretari di circolo del Pesarese minacciano di non aprire le sedi del Pd il 16 febbraio: "una manifestazione di disagio che non va forzata, ma va raccolta", conclude Ceriscioli.
 

Domani sera è riunita l'assemblea provinciale di Pesaro e Urbino del Pd con all'ordine del giorno l'ultima spinta per la battaglia pro-Ceriscioli. Non è esclusa una divisione interna.


l.lu.

La replica di Lotti: "Ceriscioli è incandidabile"

"Se Ceriscioli vuole iscriversi alla mia ‘corrente’, quella di chi vuole rottamare lo Statuto vigente, si accomodi, da me trovera’ sempre e solo porte aperte". Cosi’ il responsabile organizzazione Pd Luca Lotti replica al sindaco di Pesaro. Ma "L’art.21 sui criteri di incandidabilita’ e incompatibilita’ e’ inequivocabile". Lotti ha convocato una riunione ad hoc a Roma sulla situazione nelle Marche, dove Luca Ceriscioli non e’ stato ammesso in quanto sindaco in carica alle primarie per la scelta del segretario regionale Pd.