Pesaro, 17 aprile 2014 - Il governatore Gian Mario Spacca replica alle dure critiche di Cesare Venturi, presidente degli Amici di Marche Nord, sull'ospedale.

Le parole di Cesare Venturi - afferma Spacca - sono ingenerose e davvero sorprendenti. La Regione Marche ha infatti sempre lavorato con determinazione per potenziare il sistema sociosanitario della provincia di Pesaro e l’entità delle risorse stanziate a questo fine lo dimostra al di là di ogni altra considerazione. L’impegno della Regione per Marche Nord da quando è nata, tre anni fa, non solo è stato costante, ma anzi crescente. Le risorse trasferite attraverso il Fondo sanitario regionale ammontano nel 2013 a ben 204 milioni di euro, in crescita rispetto a quelle del 2011".

"Nei primi tre anni di attività dell’Azienda ospedaliera - continua il governatore - sono stati inoltre resi disponibili per investimenti circa 18 milioni di euro. I relativi cantieri sono stati tutti aperti e alcuni interventi sono già stati conclusi. Oltre alle risorse ci sono gli atti. Quando si dice che l’ospedale unico non si farà più, il presidente degli Amici di Marche Nord a cosa si riferisce? La realizzazione dell’ospedale, infatti, è entrata nella fase della piena operatività grazie alla recente delibera 397 con cui si chiede all’Azienda Marche Nord di predisporre entro un mese lo studio di fattibilità del nuovo complesso ospedaliero che permetterà di migliorare l’efficienza dei servizi oggi presenti, ma soprattutto di offrire una migliore qualità tecnologica e assistenziale ai cittadini che dovranno utilizzarlo".

"Nel frattempo la Regione - precisa Spacca - finanzia anche il percorso di transizione offrendo ulteriori risorse sia per l’attività ordinaria sia per investimenti. L’ospedale Marche Nord è stata una scelta condivisa - nella località indicata dalla Provincia di Pesaro - per valorizzare le opportunità di  sviluppo dei servizi assistenziali ed assicurare ai cittadini assistenza qualificata di secondo livello e specifiche eccellenze. Dal 2011 si è lavorato per unificare le attività dei precedenti ospedali e, in linea con gli indirizzi della DGRM 17/2011 sulle aree di degenza per intensità assistenziale e di cura, si è proceduto alla riorganizzazione al fine anche di consentire la maggiore flessibilità possibile per l’utilizzazione dei posti letto. Parallelamente è stata rivista la gestione di tutti gli ambulatori specialistici, con particolare riguardo al miglioramento dell’offerta dell’attività endoscopica nella gastroenterologia e dell’aumento dell’offerta dei servizi di otorinolaringoiatria".

"Cesare Venturi - continua il governatore - parla di trappola ed evita invece di sottolineare che questa rivisitazione ha permesso di offrire servizi prima non presenti. Quali: l’ambulatorio di reumatologia a Pesaro, la specializzazione di nefro-urologica per la pediatria, l’implementazione delle attività di neurologia per demenze e la malattia di Parkinson e quella in pneumologia per le sospette neoplasie, l’attivazione di un ambulatorio di dermochirurgia a Fano. Questo percorso di specializzazione si è svolto in forte integrazione con la programmazione dei servizi di Area Vasta offrendo la gestione unitaria dell’area emergenza-urgenza, la centralizzazione dei Servizi Sanitari di laboratorio, di anatomia patologica e della radiologia di secondo livello e lo screening neonatale e i servizi di radioterapia e medicina nucleare. Parlare, come fa Venturi, di depotenziamento di Pesaro a favore di altre realtà marchigiane, significa ingiustamente fingere che tutto questo non sia mai esistito".

"Per raggiungere tali obiettivi - conclude Spacca - la Regione ha garantito in questi anni di sottofinanziamento del servizio sanitario a livello nazionale e di necessità di investimento sui servizi territoriali, fondi adeguati con una copertura della differenza rispetto alla produzione di circa il 20%. Il male all’azienda Marche Nord, lo fa chi – per motivi che sfuggono – sembra remare testardamente contro la sanità pesarese e, quindi, la comunità della provincia. Chi continua a mettere in discussione la localizzazione del nuovo ospedale, del resto indicata non dalla Regione Marche ma dalla Provincia di Pesaro, sapendo bene che ciò significherebbe iniziare tutto da capo. La Regione Marche non si farà fuorviare e non permetterà che si metta a rischio un percorso virtuoso di potenziamento della sanità pesarese avviato nell’unico e ineludibile interesse dei cittadini”.