Pesaro, 20 aprile 2014 - BEPPE GRILLO ha affidato il simbolo del Movimento 5 Stelle a Fabrizio Pazzaglia che, ieri, teneva vicino al cuore il documento con la firma del fondatore. Per una volta la carta batte il web, visto che nel blog di Beppe Grillo, Pesaro non è stata ancora inserita tra le città con liste ceritificate.

Siccome siamo old style crediamo a quello che vediamo e siamo convinti che alle prossime comunali Matteo Ricci avrà l’avversario che teme di più: il simbolo con la scritta Beppe Grillo. Per esorcizzarlo, il presidente ha pensato bene di farne due con il suo nome. Matteo Ricci campeggia sia nel simbolo del Pd in piccolo, sia in versione maxi, nella lista “personale” che comincia ad essere una preoccupazione per lo stesso partito. Insomma Ricci contro Grillo e non è un film giapponese.

D’altra parte quando la politica diventa solo personalizzazione o civismo mascherato è difficile sorprendersi se c’è una scissione dai scissionisti grillini e un’altra lista con 5 stelle nel simbolo viene propagandata. Sorprende di più Giovanni Gostoli, il segretario provinciale del Pd, che scopre “Marche 2020” di Spacca e Solazzi (oltre mille adesioni sul web) come un concorrente con il partito: «Occorre un’operazione di verità per il Pd e per i cittadini». Verità? Quale verità?

Luigi Luminati