Renzi a Pesaro per il referendum, guarda foto e video

Presenti al teatro Rossini un migliaio di persone, fuori un gruppo di contestatori con slogan e cartelli

Al centro della foto Matteo Renzi sul palco del teatro Rossini (FotoPrint)

Al centro della foto Matteo Renzi sul palco del teatro Rossini (FotoPrint)

Pesaro, 1 ottobre 2016 - L’arrivo oggi pomeriggio del presidente del Consiglio Matteo Renzi a Pesaro per la campagna referendaria del Sì ha fatto accorrere al teatro Rossini un migliaio di persone (c’era posto compreso il loggione per 700) ma anche una pattuglia variegata di contestatori che megafono alla mano hanno fischiato, alzato cartelli, steso striscioni in salsa pesarese come “Renzi, sta a chesa tua” e fatto presente che il 4 dicembre voteranno no. GUARDA LE FOTO E IL VIDEO

Non c’era in azione alcun tipo di organizzazione o centro sociale riconoscibile e solo una bandiera della Lega nord alzata dal segretario regionale Luca Paolini insieme a qualche simpatizzante ha fatto capolino tra chi protestava. I quali hanno atteso Renzi per oltre un’ora nel posto sbagliato, ossia nell’ingresso laterale del teatro dove era entrato in una precedente occasione nel 2015. Invece oggi la polizia ha fatto sì che il capo del governo entrasse da una porta ulteriore del teatro, fuori sguardo, tanto che del suo arrivo a teatro non si è accorto nessuno di coloro che erano ad attenderlo con gli altoparlanti e i fischietti. Renzi, che è arrivato con circa 35 minuti di ritardo, è stato preceduto sul palco dal sindaco Matteo Ricci.

Ceduto poi il microfono al presidente del consiglio, questi ha chiesto subito al pubblico se il sindaco di Pesaro avesse utilizzato o meno quei 30 milioni sbloccati dal patto di stabilità per sistemare strade e marciapiedi. Avuta una risposta positiva, Renzi ha iniziato a parlare della riforma costituzionale per il superamento del bicameralismo perfetto ricorrendo anche a video e spot per le ragioni del sì. Poi applausi, foto, e di nuovo uscita dallo stesso punto utilizzando una strada ancora diversa da quella di entrata. Ma a quel punto, erano le 20.15, la contestazione era finita da un pezzo.