Urbino, 14 novembre 2012 - In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2012/2013 domani, giovedi’ 15 novembre (ore 11), nell’aula magna dell’Area Scientifico Didattica Paolo Volponi dell’Universita’ di Urbino, verra’ conferita la laurea ad honorem in lingue per la didattica, l’editoria, l’impresa a Andrea Camilleri, scrittore, sceneggiatore e regista italiano, tra gli autori piu’ letti al mondo. Famoso per il suo commissario Montalbano, Camilleri ha pubblicato 89 opere tra cui romanzi e copioni teatrali, e venduto quasi 14 milioni di copie in Italia.
Nella motivazione del riconoscimento universitario, Camilleri viene definito ‘’inventore di una scrittura orale che supera ogni confine tra le lingue, i paesi e i generi letterari”.

Grande attesa per la lectio magistralis di Camilleri ‘’Sullo stato di salute della lingua italiana’’ culmine della cerimonia accademica. In questa importante occasione Monica Guerritore dara’ la voce a brani scelti da ‘’Il re di Girgenti’’, romanzo storico di Camilleri pubblicato da Sellerio nel 2001. L’evento sara’ introdotto dalla prolusione del rettore Stefano Pivato.

‘’Andrea Camilleri si inserisce a pieno titolo fra i grandi scrittori della sua terra: Verga, Pirandello, Sciascia, Vittorini. Sempre impegnato nella ricerca di una lingua ‘vera’ che possa restituire le atmosfere e la varieta’ culturale e umana della Sicilia, inventa una sorta di oralita’ scritta, o di scrittura orale, che costringe il lettore a misurarsi con sonorita’ e con espressioni non sempre d’immediata intuizione per chi provenga da altri luoghi, ma ricche di quella storia e di quella identita’ che forse solo cosi’ puo’ essere trasmessa in modo autentico’’, si legge nella motivazione con cui e’ stata attribuita la laurea ad honorem dalla Facolta’ di Lingue e Letterature straniere.
 

E ancora: ‘’Uomo di spettacolo oltre che scrittore, docente oltre che sceneggiatore, il suo sguardo e’ interculturale e multimediale: cosi’ come accoglie le culture ‘’altre’’ che convivono nella sua terra, allo stesso modo transita da un genere e da un medium all’altro, creando contaminazioni e arricchendoli: dal teatro al cinema, dall’arte alla televisione, dal romanzo al racconto storico.
Portando Vigata sulla scena internazionale cosi’ come porta Shakespeare nel suo amato siciliano, compie un’azione estremamente liberatoria ed epocale, annullando ogni confine tra le lingue, i paesi e i generi letterari’’.