"Quella pubblicità è indecente"

Lettrice indignata: "Perché il Comune consente queste cose?"

In piazzale Carducci una grande pubblicità di un centro estetico

In piazzale Carducci una grande pubblicità di un centro estetico

Pesaro, 28 febbraio 2015 - Il limite della decenza, come per la satira, è difficile da demarcare. In teoria, una frase o un’immagine è nei limiti della decenza fino a quando non offende la sensibilità di qualcuno. Ma questa sensibilità è del tutto soggettiva. Il manifesto stradale affisso in questi giorni in piazzale Carducci, per pubblicizzare delle sedute al centro estetico e di dimagrimento Isagai, è il tipico caso al limite. Di quelli che fanno discutere perché dividono i passanti in favorevoli e contrari, chi lo ritiene “sessista” e quindi offensivo della dignità della donna e chi entro i limiti. Il manifesto è una gigantografia di un fondoschiena di donna, vestita da slip che lasciano scoperti i glutei.

«E’ un richiamo sessuale per vendere dei trattamenti estetici sfruttando un’inesistente quanto semi pornografica immagine del corpo femminile – ci scrive una lettrice, Cristina Osio –. Quel triangolo verde ben evidenziato tra i due glutei ha ben poco a che vedere con un’immagine di un corpo sano. Fino a dove vogliamo arrivare? Nella vita privata ciascuno può fare ciò che vuole, ma un cartello simile, tra l’altro a poche centinaia di metri da una scuola elementare, mi sembra veramente assurdo e ridicolo. Si è perso ogni senso del limite e del pudore – aggiunge la Osio –. Sono queste le donne che dobbiamo diventare? E’ questa parte del corpo che fa di una persona una donna? Io mi sento profondamente offesa, come donna e come madre».

Lo spazio nel quale il manifesto è stato affisso è del Comune, che ha dato l’autorizzazione per mezzo della società che gestisce il servizio «Vorrei sapere dall’ufficio affissioni del Comune – continua la lettrice – se prima di attaccare certi manifesti ci si possa perlomeno chiedere dove andranno a finire certi messaggi, quali conseguenze potrebbero avere se visti da minori verso i quali noi adulti abbiamo ancora delle responsabilità. Quanti bambini l’avranno visto quando sono scesi dalla macchina per andare a scuola? Se tutto questo “faticoso” lavoro non si vuole fare, almeno non si sprechino tempo ed energie per manifestazioni contro la violenza di genere e per il rispetto della donna».

Sorpresi della polemica i titolari del centro estetico Isagai, diretti ideatori del manifesto: «In realtà, per noi è un omaggio alla bellezza delle donne – rispondono –, nulla di offensivo. L’immagine è reale, non c’è nulla di artefatto, come si può parlare di sessismo. Accompagna le donne verso un miglioramento. Sono 3 anni che attacchiamo manifesti di questo tipo in altre parti della città e nessuno ha mai polemizzato. Tra l’altro, ovunque si trovano cartelli simili. Siamo un centro estetico e di dimagrimento, i glutei fanno parte del nostro lavoro, cosa dovremmo mettere?».