Automobilisti infuriati: i semafori sulla Flaminia creano code interminabili

Diventa un vero calvario il percorso dall’Umbria alle Marche. Così si creano enormi danni a turismo ed economia

Il lungo serpentone di auto lungo la Flaminia (foto Carnali)

Il lungo serpentone di auto lungo la Flaminia (foto Carnali)

Cagli (Pesaro e Urbino), 3 maggio 2015 - «Vergogna, vergogna». E’ questa la parola più pronunciata dagli automobilisti arrabbiatissimi per una fila formatasi domenica 3 maggio a Cagli per oltre tre chilometri lungo la variante della superstrada Flaminia.

La causa di tutto questo è sempre il semaforo presso la galleria Cagli ovest: dalle 16, 30 e fino a tarda sera, il rientro degli automobilisti verso l’Umbria è stato davvero tribolato.

Il lungo serpentone di auto iniziava dallo svincolo di Cagli Est nei paraggi del centro commerciale di Acqua e Sapone ed Eurospin e per tre chilometri tutti andavano in fila a passo d’uomo fino a Cagli Ovest.

Ma per gli Umbri che sono arrivati lungo la costa di Pesaro e Urbino per degustare un pranzo di pesce nei ristoranti di Pesaro, Fano e Marotta, il disagio è continuato otto chilometri più avanti.

Infatti alle porte di Cantiano, altro semaforo e ancora una lunga fila con tante imprecazioni per il nuovo rallentamento.

Tra Cagli e Cantiano, il tempo per percorrere la distanza di appena dieci chilometri. Ieri ci voleva più di un’ora. Sarà così ogni domenica sera per tutta la prossima estate con il rientro dei vacanzieri umbri dalle spiagge nostrane? E’ così che si agevolano i flussi turistici domenicali e non solo? Non sarà forse il caso di mettere fine a queste situazioni tra Cagli e Cantiano (che durano da mesi)? La superstrada Flaminia è la più trafficata della provincia, ma è anche lasciata nel più completo abbandono. Lo scriviamo da giorni: questa situazione crea danni all’economia locale. Non è forse prioritario trovare una soluzione?