Mercoledì 24 Aprile 2024

Spese pazze dei consiglieri regionali. Ma l’inchiesta che fine ha fatto?

Il procuratore della Corte dei Conti sollecita il collega penale

 Preoccupazione nel Pd per l’inchiesta sulle spese dei consiglieri

Preoccupazione nel Pd per l’inchiesta sulle spese dei consiglieri

Pesaro, 29 gennaio 2015 - Che fine ha fatto l’inchiesta della procura di Ancona sulle spese pazze dei consiglieri regionali? La domanda se l’è fatta anche il procuratore della Corte dei Conti delle Marche Maurizio Mirabella che rivela: «Io non so ancora niente».

Cioè, la Corte dei Conti è ancora all’oscuro di tutto sulle presunte spese pazze in Regione?

«Ho formalmente e per vie brevi sollecitato più volte alla procura di Ancona la chiusura dell’indagine ma senza avere risposte reali. Solo annunci. Come quello che mi indicava nei giorni precedenti al Natale 2014 la chiusura e l’invio ai consiglieri indagati dell’avviso di chiusura indagini, il cosiddetto 415 bis. Passato il Natale, mi hanno detto per i primi giorni di gennaio, passati quelli entro il 20, adesso è passato anche quel traguardo, non so più cosa pensare. Aspetto e spero».

Ma perché lei è costretto ad attendere la chiusura dell’inchiesta penale della procuratrice Elisabetta Melotti?

«Perché gli atti sono secretati e dunque non posso conoscerli fino alla fine dell’inchiesta».

Dunque la Corte dei Conti deve attendere sine die il lavoro della procura per accertare se dal 2008 al 2012 ci sono stati sprechi di soldi pubblici oppure no da parte dei consiglieri regionali?

«Così è la prassi. Questa indagine riguarda il reato di peculato che ha una prescrizione di 10 anni. Dunque, c’è ancora tempo».

Si è posto il problema di addebitare l’accusa di aver sperperato dei soldi pubblici a 60 politici in concomitanza con le elezioni regionali?

«Ho pensato a questa coincidenza ma io non ci posso fare niente. L’inchiesta avrebbe dovuto avere altri tempi ma è andata così».

E se l’accusassero di influenzare con la chiusura dell’inchiesta proprio ora la scelta degli elettori?

«E allora? Se poi vogliamo rispondere sul punto, c’è da dire che tutti gli indagati hanno ricevuto le proroghe dell’inchiesta. Quindi sono perfettamente consci di quello che gli viene addebitato».

Ma la Corte dei Conti intende indagare tutti i consiglieri od eventualmente solo i capigruppo?

«C’è in effetti un orientamento normativo che punta a considerare la responsabilità contabile solo del capogruppo di ogni singolo partito, perché è colui che ha distribuito il denaro e ha redicontato la spesa».

Quindi, risponderanno solo loro da un punto di vista amministrativo?

«Dobbiamo ancora prendere una decisione».

Quando ritiene che l’inchiesta della Finanza possa esser considerata chiusa?

«Spero a giorni».