Pesaro, 20 agosto 2011 - Il 'Rossini Opera Festival' chiuderà con l'esecuzione del 'Barbiere di Siviglia' nella nuova edizione critica curata da Alberto Zedda e pubblicata dalla Fondazione Rossini e da Casa Ricordi, in programma il 22 agosto al Teatro Rossini di Pesaro. Alla guida di orchestra e coro del Teatro Comunale di Bologna ci sarà lo stesso Zedda. La compagnia di canto comprende Marianna Pizzolato (Rosina), Juan Francisco Gatell (Almaviva), Mario
Cassi (Figaro), Nicola Alaimo (Bartolo), Nicola Ulivieri (Basilio), Jeannette Fischer (Berta), Francesca Pierpaoli (Lisa) e Clemente Antonio Daliotti (Fiorello/un ufficiale). Zedda ha anche il merito di essere il curatore della prima edizione critica del Barbiere, presentata alla Scala da Claudio Abbado nel 1969 e diventata un punto di riferimento e di partenza per la Rossini Renaissance, che ha rivoluzionato l'immagine del compositore e portato alla riscoperta di tanti capolavori dimenticati. Il  'nuovo' Barbiere raccoglie quarant'anni di studio e ricerca, di confronti e discussioni. ''Ho avuto la fortuna - spiega Alberto Zedda - di affrontare questa partitura non solo come musicologo, ma anche come direttore e concertatore. In pratica non si tratta solo di restituire il testo 'autentico', ma anche di 'adoperarlo''', verificando le scelte musicologiche nel confronto diretto con esecutori e interpreti. Nella nuova edizione vengono corretti alcuni errori della precedente e cambiate alcune scelte testuali che allora avevano tenuto conto di una tradizione antica e illustre, oggi ridimensionata da recenti ritrovamenti. Zedda anticipa che ci saranno "quattro o cinque note diverse, per il resto non riserverà all'ascolto sorprese rilevanti".

 

C'è la reintroduzione del personaggio di Lisa, probabilemnte un'altra serva di don Bartolo, di cui si erano perse le tracce sin dalle prime rappresentazioni romane dell'opera poiche' la sua parte veniva sempre affidata a Berta: il tutto sorvolando sul fatto che Lisa canta in una tessitura da contralto, mentre Berta e' un soprano. Per il resto, altri elementi nuovi vengono soprattutto dalle appendici, con l'aggiunta ''di tutte quelle composizioni che hanno accompagnato la storia del Barbiere'', comprese le arie da baule (pezzi confezionati su misura per i cantanti, che le eseguivano a piacere indipendentemente dall'opera eseguita), di mano di Rossini o altrui. Tra queste una scritta dallo stesso Pesarese per Rosina nel registro di soprano ''segno che il compositore aveva pienamente accettato la versione sopranile di quel ruolo, da lui scritto per un contralto''.  ''E' cambiato profondamente il commento critico - afferma il curatore - quaranta anni fa quando dicevamo che c'e' un Rossini serio anche piu' importante di quello comico, la gente ci prendeva per matti''. Dopo il tanto lavoro della Fondazione Rossini per ricoprire e 'ripulire' le partiture e dopo dopo l'allestimento di tanti capolavori 'seri' dal parte del Rossini Opera Festival, oggi ''il modo di leggerlo si e' arricchito''.