Pesaro, 11 luglio 2013 - «NON C’ERA qualcuno di più dignitoso di Raffaella Fico da invitare alla sfilata della Cna Idee in moda a Pesaro?». La frase è di Simona Ricci, segretaria provinciale della Cgil, postata ieri sul suo profilo Facebook. Ovviamente la polemica si innesca come una bomba ad orologeria. Ed è la stessa Ricci a proseguire con il dibattito: «Io credo che anche gli artigiani sarebbero più contenti di avere qualcun altro che faccia da testimonial delle loro creazioni. O no? Può essere che io non abbiamo capito nulla. Per carità, non ne faccio una tragedia e nemmeno vorrei trasformare una sfilata di moda in una raffinata rappresentazione di teatro d’avanguardia del quale, peraltro, non so nulla. Ma credo che i testimonial per gli artigiani possano essere scelti con più cura e che il popolo non sia tutto bue... poi, certo, basta non andarci e finisce lì». Poi prosegue: «Uno potrebbe anche fregarsene ma, che volete, io a certe cose ci credo. I simboli sono importanti, i corpi esibiti non mi piacciono e certi modelli offendono le donne, anche quelle che vogliono fare le modelle o le soubrette senza necessariamente apparire come merce. Ecco, sarò un po vetero ma son fatta così». E conclude: «Già vedo accuse di moralismo becero e altre amenità simili — dice la segretaria della Cgil di Pesaro e Urbino —. Ma sì, dai, continuiamo cosi, forza. Andate però a leggere dove l’Onu colloca l’Italia nell’annuale classifica del World Gender Gap».

SECCA LA REPLICA della Cna: «Polemiche sterili, di nessuna importanza — dice il segretario della Cna di Pesaro e Urbino, Moreno Bordoni —. Io credo che siano ben altri i problemi e non voglio dare peso a queste parole. Voglio però aggiungere una cosa — spiega —. Questo è il settimo anno che riproponiamo l’evento e abbiamo avuto anche una lista d’attesa per le persone che volevano parteciparvi. Siamo stati costretti a fare una selezione. La polemica non ha senso, soprattutto perché riguarda un settore, come quello della moda, che sta soffrendo enormemente e noi stiamo facendo davvero i salti mortali affinché i nostri artigiani abbiano visibilità. Oltre alle televisioni nazionali, ci saranno anche buyer internazionali e ci hanno già chiesto di riproporre l’evento anche all’estero. Io direi che queste cose — conclude — rispondono da sole ad una polemica sciocca».

Alice Muri