Pesaro, 18 aprile 2014 - RITUALI tramandati da tradizioni secolari caratterizzano le rievocazioni storico - religiose che, ogni Venerdì santo, ripropongono le scene salienti della Passione e morte di Gesù Cristo che stasera vedono impegnati centinaia di abitanti di Cantiano, Serravalle di Carda, Saltara, Cagli e Tavullia sia come figuranti in costume d’epoca che nell’organizzazione degli stessi eventi.

TRA LE rappresentazioni storico – religiose della nostra provincia, la più conosciuta e spettacolare è «La Turba» di Cantiano che prende il nome dalla «“turba” dei movimenti popolari di penitenti che dal secolo XIII, vestiti con pochi e poveri indumenti, nella luce tremula delle torce e accompagnati dai canti del “miserere”, battendosi e flagellandosi, iniziarono a percorrere strade e paesi di Italia ed Europa, implorando il perdono, invocando la pace e la fratellanza» spiegano gli organizzatori. Organizzata dall’associazione culturale “La Turba”, la rappresentazione verrà messa in scena stasera dalle 20.45 prima in piazza Luceoli con la cospirazione e il tradimento di Giuda seguito alle 21 dall’ultima cena nel parco della rimembranza. Quindi in piazza Luceoli verrà rappresentato il processo e la condanna di Gesù seguito dal corteo che poi lo accompagnerà all’ascesa al calvario per terminare con la rappresentazione della resurrezione sul colle Sant’Ubaldo.

A SERRAVALLE di Carda, stasera dalle 21 oltre 150 abitanti del paese sono impegnati come figuranti a dare vita alla «Passio», la rappresentazione storico religiosa della passione e morte di Gesù Cristo che da 35 anni caratterizza il Venerdì santo nel piccolo borgo alle pendici del Monte Nerone, nel comune di Apecchio. Organizzata dalla pro loco in collaborazione con il Comune, vede rappresentate in piazza l’ultima cena con la lavanda dei piedi, la preghiera nell’orto degli ulivi, l’apparizione dell’angelo, la cattura di Gesù e la presentazione davanti a Caifa, mentre il processo di Pilato, la flagellazione, l’impiccagione di Giuda, la Via Crucis fino al monte della Crocifissione si potranno seguire a piedi lungo le vie del paese che verranno animate da scene di vita quotidiana dell’epoca.
Particolarmente toccante e commovente è la scena della crocifissione, con il dialogo di Gesù con Dio e i ladroni e il pianto di Maria sotto la croce».

LA PROCESSIONE del Cristo morto di Saltara che partirà alle 21.30, fu inscenata per la prima volta dalla Confraternita della Maria Santissima Addolorata Processione nel 1847: le vie del centro storico saranno percorse dai soldati romani che a piedi e a cavallo apriranno il corteo scortando Cireneo incappucciato ed impersonato da un fedele che mantiene anonima l’identità, quindi seguiranno gli apostoli, le pie donne e i popolani tutti impersonati da abitanti del luogo e poi apparirà l’antico cataletto su cui giace il corpo del Cristo Morto appoggiato sulle ginocchia della Madonna Addolorata.

La «Processione del Cristo morto» di Cagli è realizzata da centinaia di figuranti delle cinque confraternite, incappucciati e scalzi, come da tradizione dei penitenti: prenderà il via stasera alle 21 dalla chiesa di San Giuseppe per fare tappa nelle cinque chiese di altrettante confraternite. Quindi stasera alle 21 a Tavullia torna la “Via Crucis” con oltre sessanta abitanti in costumi d’epoca.

Benedetta Andreoli