Roma, 19 giugno 2011 - Verrà inaugurata questa sera la 47ma edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, che durerà fino al 27 giugno, diretta, come accade da undici anni, da Giovanni Spagnoletti.
Il festival partirà con un omaggio alla città, a Rossini e al grande Mario Monicelli con la proiezione di ‘Rossini ! Rossini!’. L’apertura sarà un omaggio anche allo scenografo pesarese Bruno Cesari, collaboratore di Monicelli per questo film, premio Oscar nel 1988 per ‘L’ultimo imperatore’ di Bernardo Bertolucci e collaboratore di alcuni dei più grandi registi contemporanei. Morto nel 2004, a lui sabato 25 mattina la città di Pesaro dedicherà una piazzetta alla presenza di Bertolucci.

Bertolucci già nelle precedenti edizioni non mancava mai di fare un salto al festival. Quest’anno addirittura dialogherà col pubblico il pomeriggio di sabato 25 giugno in un incontro - videofilmato da Luca Guadagnino che ne farà un documentario - coordinato da Bruno Torri e Adriano Aprà. La mostra del cinema  è un'occasione di incontro per cineasti italiani o provenienti dai vari Paesi del mondo, soprattutto da quelle cinematografie controllate che non aprivano volentieri i confini e che Pesaro invitava proprio per far circolare liberamente persone e nuove idee.

La seconda parte della rassegna è dedicata alla Russia rinnovata. Dopo i linguaggi dei giovani cineasti spazio al documentario russo: dagli studi della scuola di Leningrado fino alla Siberia, una quantità di volti e stili, dal taglio sociale o poetico che culminano con un lavoro sull’assedio di Leningrado (Blokada) con materiali d’epoca e sul lavoro dei maestri Sokurov e Tarkovskij, sulla difficile lavorazione di Stalker, proiettato in anteprima proprio a Pesaro nel ‘77.

Da segnalare, tra le opere più curiose, ‘Bitch Academy’: una scuola di San Pietroburgo dove le ragazze imparano come diventare escort. Uno speciale focus sarà dedicato a tre autori ‘indipendenti’ che spesso hanno lavorato tra di loro in tandem: Pavel Kostomarov, Antoin Cattin, Aleksandr Rastorguev. Poi sarà la volta di molte delle maggiori personalità, internazionalmente riconosciute, del settore. Da Sergej Loznica a Viktor Kosakovskij, da Marina Razbekina a Pavel Medvedev, che per l'occasione presenterà due sue opere.

Giovanni Spagnoletti, direttore della Mostra del nuovo cinema, punta molto anche sul concorso dedicato ad opere prime e seconde inedite in Italia, ma applaudite e premiate in festival internazionali. Sono in tutto sette titoli, provenienti da varie parti del mondo (Corea, Tailandia, America Latina, Europa). Faranno parte della giuria Isabella Ragonese, Marina Spada e Fabio Ferzetti. In palio un premio di 3.000 euro intitolato alla memoria di Lino Miccichè, fondatore e storico direttore del festival. 

Uno sguardo sul cinema del futuro ce lo farà dare il gruppo milanese berlinese Flatform, che realizza cortometraggi conosciuti in tutto il mondo, e la 'personale' del cineasta performer Cosimo Terlizzi, video artista, performer e regista di documentari amato nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo e protagonista dello spazio ‘Dopofestival’.

Piazza del Popolo ospiterà anche quest'anno una serie di proiezioni serali di film in concorso, fuori concorso e della retrospettiva, tra cui 'Il conformista' di Bertolucci e 'Tambien la lluvia lluvia (Even the rain)' di Iciair Bollain, sulla privatizzazione e la guerra dell’acqua in Bolivia. Protagonisti due star del cinema latino, Gael Garcia Bernal e Luis Tosal.

In collaborazione con Amnesty International, che assegna un premio per il cinema e i diritti umani, saranno proposti i quattro episodi diretti da Gael Los invisibles, sul fenomeno migratorio tra Messico e Stati Uniti: "È fondamentale - ha spiegato l’attore-regista, che probabilmente sarà a Pesaro - che il Messico rappresenti un buon esempio del modo di trattare i migranti".