Virginia Raffaele e la sua indimenticabile "Performance" / FOTO

Teatro stracolmo e applausi a non finire per lo show dai cento volti dell'eclettica artista

Virginia Raffaele interpreta Ornella Vanoni

Virginia Raffaele interpreta Ornella Vanoni

Pesaro, 21 ottobre 2017 - Sarebbe bastata la sola performance dedicata ad Ornella Vanoni a ripagare il biglietto di Performance, lo spettacolo che ha visto protagonista Virginia Raffaele. Nel nuovo allestimento firmato dal regista marchigiano Giampiero Solari - andato in scena in anteprima l’altra sera al Teatro Rossini dopo una residenza di riallestimento - la regina di questo imperdibile show si conferma attrice di straordinario talento e classe. Uno spettacolo non solo divertente e di buon gusto ma a tratti anche emozionante dove il suo ecclettismo, le sue disarmanti doti camaleontiche ed artistiche esplodono senza trucco e inganno. Se qualcuno può pensare che la Raffaele sia un prodotto buono solo per la televisione si sbaglia di grosso; la performer romana è un animale da teatro. E lo ha dimostrato plasticamente con le sue incredibili doti comunicative, fisiche e artistiche. Dalla semplice imitazione della voce dei suoi mille personaggi al canto; dalle posture alla gestualità fino ad una dettagliata ricostruzione delle mimiche facciali. La Raffaele potrebbe fare a meno anche di trucco e parrucco tanto è brava. Ed il pubblico del Rossini non ha mancato di farglielo capire restituendole sempre applausi e grida di approvazione. 

La sua smisurata propensione a diventare camaleonte si è sposata perfettamente ai testi scritti dalla stessa Raffaele in collaborazione con Solari, Piero Guerrera e Giovanni Todescan. Dall’avvenente criminologa Roberta Bruzzoni (restituita in tutta la sua avvenente fisicità dalla bellissima e statuaria Raffaele in uno spassoso duello di identità), alla gag sull’ex soubrette Francesca Pascale, attuale compagna di Silvio Berlusconi. E’ solo un assaggio di questo Performance che ha in Marina Abramovic, l’alter ego della protagonista, l’essere non essere della Raffaele scandito dal tormentone “life is art, art is body, body is art, art is performance, life is performance. Virginia is Performance!”.

La galleria dei personaggi non poteva non comprendere uno dei suoi cavalli di battaglia, Belen Rodriguez proposta in un più che esilarante siparietto che ha coinvolto il pubblico in platea così come Ornella Vanoni. Un vero e proprio spettacolo nello spettacolo dove la protagonista si è superata in bravura. Più Vanoni di Ornella, grazie ad uno studio attento del personaggio non solo nella sua vocalità e nei suoi tic ma anche nella postura, nei minimi dettagli, nell’ironia che è servita a restituirci con grande garbo non la Vanoni degli anni ruggenti (sarebbe stato un esercizio sin troppo facile), ma quella più evanescente e grottesca della senilità.

E poi la parodia di Giorgia Maura, goffa protagonista sgrammaticata dei talent che è sembrata ricordarci in più punto una Emma Marrone ante litteram. E in uno spettacolo divertente come questo affrontare il tema della diversità poteva diventare anche un azzardo. Invece con la solita propensione della protagonista all’ironia declinata a classe e sensibilità, la gag sul poeta transessuale Paula Gilberto Do Mar si è trasformata in un momento sì esilarante ma a tratti persino toccante.

Chiusura ad effetto con Marina Abramovic che questa volta dai sei schermi che circondano la scena si materializza sul palco. E’ il colpo di teatro finale con Virginia Raffaele che, gettata la maschera grottesca e quasi terrificante dell’artista serba, emerge in tutti i suoi 180 centimetri di statuaria bellezza. Bis-finale con l’immancabile Carla Fracci, un classico di Virginia che si conferma non solo regina del piccolo schermo ma sempre di più dei teatri.

Ieri sera altra applaudita replica al Rossini e questa sera in scena a Civitanova.