Vis Pesaro-Ascoli Primavera, una serata per i fratelli di Arquata

I pesaresi vincono 4-0. Ma la banda di Candelara, i cori dei tifosi e l’appello degli amministratori sono tutti per le vittime del terremoto

DAL CAMPO AGLI SPALTI Slogan solidali  dei tifosi  e autorità schierate

DAL CAMPO AGLI SPALTI Slogan solidali dei tifosi e autorità schierate

Pesaro, 8 settembre 2016 - Vis Pesaro contro Ascoli finisce 4 -0. Suona la banda, sfilano le autorità, escono parole di solidarietà per i terremotati. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli: «Aiutiamoli a ritrovare il sorriso». Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci che ha voluto fortissimamente il restauro del Benelli: «Voglio ringraziare l’Ascoli calcio, la Vis e i suoi tifosi per questa serata che ci permette di aiutare chi è in difficoltà in questo momento, restituendo alla città un impianto sportivo rinnovato». Sindaco tradito probabilmente da un microfono senza fili che ne ha interrotto ogni tanto la voce.

E poi l’assessore allo sport di Arcquata Picena Piergiorgio De Marco, la collega di Pesaro Mila Della Dora, mezza giunta pesarese, Franco Arceci e il geometra Aroldo Pozzolesi che si è goduto lo spettacolo dopo essere riuscito a mantenere i tempi promessi. Suona la banda di Candelara prima del fischio d’inizio e dopo che Guerrino Amadori, direttore generale della Vis, chiedesse allo stadio «un fragoroso applauso per i fratelli di Arquata». In tribuna laterale anche l’ex direttore generale Leandro Leonardi, cui si deve la caduta del muro (reti di recinzione) nel settore Prato da cui si levano cori per Arquata. L’inaugurazione del Benelli è un gesto bello e solidale.

Lo condividono in tanti: Massimo D’Angeli dalla comunità del San Bartolo, l’ex Vuelle Lucio Zanca che tiene a sottolineare come «il restauro di un impianto sportivo lo renda più confortevole e dia nuovo impulso al movimento. E la Vis ha un bel movimento a cominciare dal settore giovanile». E poi tanti ex giocatori vissini. Da Giorgio Clementoni a Gabriele «Nino» La Volpicella che di notte negli anni ’50 e ’60 andava a letto «perché il Benelli era al buio e non c’erano i lampioni», a Gabriele Ceccolini che ha visto nascere e morire il vecchio impianto di illuminazione: «Fu inaugurato – ricorda – con la mia Vis nel 74-75 in un’amichevole col Bologna. Quarantuno anni dopo l’hanno cambiato. Non potevo mancare».

Il tabellino

Vis Pesaro - Ascoli Primavera 4-0

Vis Pesaro 1° tempo (4-2-4): Cappuccini; Rossoni, Paoli, Del Pivo, Mureno; Greco, Dadi; Comi, Falomi, Costantino, Sapucci.  VIS 2° tempo (4-2-4): Stefanelli; Salvatori, Ficola, Gnaldi, Abbondanzieri; Ale Rossi, Angelini; Conte, Bugaro, Santucci, Tedesco. All. Sassarini. Ascoli 1° tempo (4-3-3): Perfetti; Buono, Capozzi, Ferrari, Perri; Mancini, Cichella, Paolini; Ciarmela, Tassi, Giannantonio. Ascoli 2° tempo (4-5-1): Maltempi; Eleuteri, Tassotti (Monaco), Tempestilli, Di Sabato; Della Mora, Provitera, Clerici, Gyabaa, Bruni; Bellini. All. Di Mascio. Arbitro: Biagini di Pesaro (assistenti Pompei e Pizzagalli di Pesaro). Reti: 6’ st Bugaro, 25’, 35’, 40’ st Conte. Note  Serata fresca, terreno buono, spettatori un migliaio (701 paganti; assegno di 3.000 euro per il Comune di Arquata. Angoli 9-3.