Pesaro, 30 settembre 2014 - Intanto Matteo Ricci l'ha battezzata 'Unione Marchignola', in attesa del nome ufficiale. Fatto sta che il nuovo soggetto politico-amministrativo voluto dal sindaco comincia a muovere i primi passi.
«La giunta ha votato oggi la delibera che dà il via libera allo studio di fattibilità dell'Unione. La stessa cosa hanno fatto nella mattinata le amministrazioni di Gabicce e Mombaroccio. Il Comune di Gradara voterà l'atto sabato prossimo».
Significa, spiegano il sindaco e l'assessore Delle Noci, che «lo studio conterrà sostenibilità tecnica ed economica del progetto, servizi da conferire, termini temporali». Non solo: «Si prevede il coinvolgimento di tutti i potenziali enti degli attuali Comuni aderenti all'ambito sociale».
Confermata dunque la linea del piano a due velocità, «sia per un'Unione a quattro (Pesaro, Gabicce, Gradara, Mombaroccio), aperta a successivi ingressi» che per quella ad otto da subito, in base alle decisioni dei singoli enti.
Contestualmente all'indirizzo politico, nasce il gruppo di lavoro con tecnici e dirigenti comunali, coordinato da Delle Noci. «L'Unione aumenterà l'efficienza e metterà a sistema il personale – notano sindaco e assessore -. Risparmieremo. E la nuova governance ci consentirà di ripensare la politica amministrativa, secondo una visione territoriale più ampia».
Un obiettivo è già raggiunto: «Considerando solo i 4 Comuni saremo la prima realtà delle Marche, con 110mila abitanti. Con 8 Comuni, arriviamo a circa 140mila». Ma si guarda avanti: «Siamo convinti che, una volta partiti, contageremo anche gli altri enti comunali che ora stanno discutendo. Perché con la nuova architettura istituzionale riduciamo i costi, rafforziamo il nostro peso specifico in ambito regionale e libereremo più risorse. Noi ci mettiamo a disposizione delle realtà più piccole». A novembre, concluso lo studio, si definirà lo Statuto, «che dovrà essere approvato dagli aderenti entro la fine dell'anno».