Urbino: "Vendesi chiesa in buono stato": l'annuncio choc di una agenzia immobiliare

L’ente di sostentamento del clero monetizza campanili e canoniche

La chiesa di Girfalco, nell'arcidiocesi di Urbino

La chiesa di Girfalco, nell'arcidiocesi di Urbino

Urbino, 20 ottobre 2015 - La curia di Urbino vende le chiese. Sia cadenti che in buono stato. Ha dato l’incarico di farlo all’Ente per il sostentamento del clero che si è affidato all’agenzia immobiliare AladinRe di Ravenna.

Da due giorni, troneggiano nel sito dell’agenzia le chiese e le canoniche di San Giovanni in Ghiaiolo, di Castelboccione, di Maciolla, ma anche di Santo Stefano di Gaifa e di Sant’Apollinare in Girfalco.

Al telefono, il titolare dell’agenzia Corrado Corsini dice: «Abbiamo avuto mandato di vendere una serie di immobili con chiese e canoniche annesse. Ma nel sito sono apparsi anche immobili che ora non vengono più venduti. Mi riferisco al complesso di Santo Stefano di Gaifa che l’Ente non intende più mettere sul mercato. Lo avevamo visto e stimato per circa 450mila euro ma ripeto: non è più in vendita. Ci era stato consegnato del materiale storico, abbiamo fatto delle foto del complesso immobiliare, però non se fa nulla. Eccetto che per una casa accanto alla chiesa di proprietà diretta dell’Ente per il sostentamento del clero che viene messa in vendita».

La decisione di mettere sul mercato una serie di chiese è una notizia piombata ieri nelle comunità parrocchiali come saette col cielo azzurro. Nessuno ne sapeva niente e solo vedere su un sito immobiliare chiese di secoli messe in vendita come se fossero occasioni ghiotte per compratori stranieri ha lasciato allibiti. «Anche se ci hanno ripensato – spiegato molti parrocchiani di Santo Stefano di Gaifa, la chiesa parrocchiale che per oltre 40 anni è stata guidata dal compianto don Gino Palazzi – il semplice fatto di aver messo a disposizione dell’agenzia di Ravenna i documenti e le piante catastali della chiesa, lascia intendere che c’è la volontà di disfarsene. E questo è intollerabile. Non permetteremo a nessuno, curia compresa, di vendere la chiesa che ha accompagnato l’esistenza in tanti secoli di migliaia di famiglie. Averci solo pensato di fare questo ci lascia sbigottiti. E dire che soltanto dieci giorni fa l’arcivescovo di Urbino monsignor Tani è stato ospite della parrocchia. Ci ha elogiato per la dedizione e l’impegno nel tenere pulita e in ordine la chiesa che è in ottimo stato e non necessita di lavori».

UN’ALTRA CHIESA che compare nel sito dell’agenzia per la vendita è quella di Girfalco e pure quella di Maciolla. La prima ha una stima di vendita di 290mila euro per 470mq e la seconda di 380 mila euro per 600 mq. Da vendere subito anche la chiesa di San Giovanni in Ghiaiolo per 210 mila euro e Castelboccione per 280mila euro. Si legge nell’offerta: «Complesso edilizio con chiesa, in zona riservata, unica nel suo genere». Sul fatto che sia unica non ci sono dubbi, così come unico e senza precedenti è stato il modo di far sapere ai fedeli che fine faranno prima o poi molte delle loro amate chiese.