L'Urbino Press Award a Mark Mazzetti, foto e video della proclamazione

All'Ambasciata italiana di Washington c'è stato l'annuncio del vincitore del premio alle eccellenze della stampa statunitense: l'edizione 2016 al giornalista del NY Times FOTO La serata

Urbino Press Award, da sin: Giovanni Lani, Gabriele Cavalera, Mark Mazzetti, Armando Varricchio, Luca Ceriscioli, Maurizio Gambini (foto Derek Parks)

Urbino Press Award, da sin: Giovanni Lani, Gabriele Cavalera, Mark Mazzetti, Armando Varricchio, Luca Ceriscioli, Maurizio Gambini (foto Derek Parks)

Urbino, 18 maggio 2016 - Martedì sera tanta gente ha gremito l’Ambasciata d’Italia (FOTO) a Washington DC per seguire la cerimonia per la consegna del premio dell’Urbino Press Award (VIDEO) negli Stati Uniti d’America durante la quale l’ambasciatore Armando Varricchio ha annunciato ufficialmente il vincitore 2016 del riconoscimento dedicato alle eccellenze della stampa statunitense.

Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, per la prima volta presente alla manifestazione di Washington DC: “La serata nell’Ambasciata d’Italia ha trasmesso pienamente il clima positivo e coinvolgente che il premio è in grado di generare. Mark Mazzetti ha dimostrato tutta la sua emozione per essere stato inserito in un ‘albo d’oro’ di prestigio, che annovera il meglio della stampa statunitense. Il profondo desiderio di andare a Urbino espresso dal giornalista, ha reso palese il senso del legame fra Italia e Stati Uniti che abbiamo voluto promuovere durante tutta la missione a Washington. Durante i giorni trascorsi negli USA abbiamo lavorato per allargare la portata di questa iniziativa culturale, puntando a individuare varie opportunità che siano in grado di portare beneficio alle Marche”.

Appena ricevuta la nomina come vincitore 2016, Mark Mazzetti, giornalista del New York Times specializzato sui temi della Sicurezza Nazionale e Intelligence, si è dichiarato entusiasta. “Sono contentissimo per questo riconoscimento - ha sottolineato - non solo perché andrò a Urbino, ma perché i vincitori che mi hanno preceduto sono fra i migliori giornalisti degli USA. In molti casi persone che conosco personalmente e stimo in modo profondo. Il fatto che ad attribuire il riconoscimento sia una città ricca di storia, arte e cultura, rende il tutto molto speciale. Dimostra in che ampia considerazione venga tenuto il lavoro giornalistico. Non vedo l’ora di essere a Urbino”.

Vari giornalisti delle maggiori testate nordamericane, esponenti della cultura, dell’economia e della politica hanno partecipato all’evento, rinnovando il loro apprezzamento per il premio giunto alla undicesima edizione.

Valutazioni positive sono arrivate anche dal sindaco di Urbino, Maurizio Gambini. “Sono molto soddisfatto - ha commentato a fine cerimonia - perché credo che quest’anno rappresenti il momento di svolta per l’Urbino Press Award. E’ stato molto significativo avere avuto per la prima volta la presenza del presidente della Regione Marche all’evento culturale della città di Urbino negli Stati Uniti. La presenza dei vertici della Regione ha dato un senso compiuto all’iniziativa. Credo che il 2016 sia stato il vero punto di partenza per trasformare questo appuntamento culturale anche in un evento con potenziali ricadute economiche positive. Siamo riusciti a dare un nuovo volto al premio, anche attraverso il nuovo soggetto che oggi ne è l’organizzatore: l’Urbino International Centre. Soggetto che vuole spingere sulla internazionalizzazione, grazie anche alla volontà di creare una forte cooperazione con la Regione Marche”.

Ricordiamo che l’Urbino Press Award, il cui presidente è il giornalista Giovanni Lani, conta fra i precedenti vincitori Diane Rehm, Michael Weisskopf, Martha Raddatz, Thomas Friedman, David Ignatius, Helene Cooper, Sebastian Rotella, Wolf Blitzer, Maria Bartiromo, e Gwenn Ifill. Il premio si svolge grazie al supporto della Regione Marche, del Comune di Urbino, dell’Ambasciata d’Italia e dell’istituto Italiano di Cultura di Washignton DC, dell’azienda Piero Guidi, dell’Istituto per il Commercio Estero (ICE) e del Caseificio Val D’Apsa. Ora, chiusa la fase statunitense, presto sarà stabilita la data di svolgimento della cerimonia nel Palazzo Ducale di Urbino.