Rinascimento pop con Will I Am

Federico da Montefeltro e la “Città Ideale” finiscono nell’ultimo videoclip “Mona Lisa Smile”

Jaime Luis Gómez, noto come Taboo o Taboo Nawasha, in versione Federico da Montefeltro

Jaime Luis Gómez, noto come Taboo o Taboo Nawasha, in versione Federico da Montefeltro

Urbino, 26 aprile 2016 - Musicisti pop e rapper americani, quelle star internazionali che ad ogni nuovo brano macinano milioni di ascoltatori nel giro di pochi giorni, farciscono i loro videoclip con messaggi subliminali, criptici, esoterici. In certi casi i simboli sono però evidenti ed espliciti tantoché gli appassionati del genere per scovarli non devono più scandagliare i videoclip fotogramma per fotogramma. GUARDA LE FOTO

Si pensi solo al video che Beyoncé ha fatto per la società telefonica inglese O2 nel 2013: ogni sequenza è un riferimento inequivocabile alla simbologia massonica di cui è sicuramente esperto – per familiarità – il marito Jay-Z.

La nuova tendenza per i musicisti da centinaia di milioni di dollari è il richiamo all’arte europea e il Rinascimento ha un ruolo forte.

Non sorprende, dunque, che Will I Am (uno dei più famosi cantanti, rapper, produttori musicali d’America, emerso grazie al gruppo Black Eyed Peas) abbia inserito Federico da Montefeltro, una Città Ideale, il paesaggio del Montefeltro tratto da Leonardo da Vinci nel suo ultimo video dal titolo Mona Lisa Smile (scritto così, Mona con una “n” sola, all’americana), uscito neanche due settimane fa.

Il video è ambientato dentro il Museo del Louvre. È stato effettivamente girato lì alle 2 di notte e ovviamente dominano i dipinti conservati a Parigi. Ma per ragioni che Will I Am non ha spiegato, alle migliaia di opere che sono a disposizione al Louvre, aggiunge il ritratto di Federico da Montefeltro eseguito da Piero della Francesca (conservato agli Uffizi, a Firenze) e una delle tre Città Ideale, quella che si trova a Berlino.

Tra le opere emerge anche un forte riferimento agli studi sulla matematica e la prospettiva (di cui Urbino era capitale) col ritratto di Nicholas Kratzer fatto dal pittore tedesco Hans Holbein il giovane.

Il video è stato reclamizzato come un omaggio al grande museo francese e allora perché Will I Am introduce opere che non si trovano lì? Che su questo aspetto si crei un certo mistero è sicuramente quanto vuole l’autore, il quale sa bene che l’attenzione della massa del pubblico è incentrata su Mona Lisa, ovvero Nicole Scherzinger, già leader del gruppo Pussycat Doll.

Il testo della canzone – uscita nel 2013 nell’album #willpower, quindi non nuova – racconta di una storia d’amore tra Will I Am (che interpreta vari personaggi nei dipinti che si animano) e la misteriosa Lisa.

Lui dice: «Fatemi raccontare della mia fidanzata, Mona Lisa. Ha permesso che le scattassero una foto. Può diventare una fashionista. Ha detto che vuol fare la modella. Ma perché vuole diventarlo? Mi ha detto che vuole viaggiare. Corrono voci che vada a Milano. Ma io le ho detto che la amo. La adoro, ho bisogno di lei, la mia Lisa...». Poi la storia si sviluppa con un risvolto sicuramente poetico e la Scherzinger ha un sorriso all’altezza del dipinto di Leonardo, la voce è un cristallo.

Ma detto tutto questo, rimane un “mistero”. Perché nelle vesti di Federico, Will I Am non ha messo se stesso, ma il suo amico rapper Jaime Luis Gómez, noto come Taboo o Taboo Nawasha? Ottaviano degli Ubaldini e Federico da Montefeltro sono come Will I Am e Taboo?

I misteri non sono per tutti, la risposta è per pochi.