Il Rinascimento si studia in inglese

Ad Urbino una Summer School che specializzerà in storia dell’arte. Tra i docenti grandi nomi internazionali

A sinistra, il direttore del Corso, Giorgio Nonni, la “Scuola d’Atene” e Raffaello

A sinistra, il direttore del Corso, Giorgio Nonni, la “Scuola d’Atene” e Raffaello

Urbino, 17 maggio 2015 - Ha già diversi iscritti, tra cui un paio di ragazze dell’altro emisfero (Australia). Appena attivata la Summer School Urbino Renaissance Lectures, la prima scuola estiva interamente dedicata al Rinascimento, ha cominciato a raccogliere interesse.

L’iniziativa del Dipartimento di “Studi Internazionali. Storia, Lingue, Culture” rientra nell’ambito del processo di internazionalizzazione dell’università Carlo Bo di Urbino e ha l’obiettivo di valorizzare le radici culturali dell’Università e della città.

Ad aprire sarà un tema che non poteva essere diverso: “La corte e la città”.

Il corso, integralmente in lingua inglese e che darà accesso a 6 crediti formativi si articolerà in 11 lezioni tenute da docenti di Università europee e statunitensi.

Si partirà il pomeriggio del 20 luglio nei locali della Data di Urbino (Orto dell’Abbondanza) con una tavola rotonda in collaborazione con l’amministrazione comunale, proseguendo poi nelle aule universitarie sino al 25 luglio. Saranno 50 i posti disponibili per diplomati e laureati e le iscrizioni (costo: 300 euro) sono già aperte sul sito www.uniurb.it/renaissancelectures.

Alla fine i partecipanti saranno in grado di sviluppare competenze relative al periodo rinascimentale, approfondire aspetti noti e meno noti delle corti europee, collegati agli scenari contemporanei in prospettiva interdisciplinare: vita di corte, letteratura, teatro, filosofia, utopia, pensiero politico, architettura, musica.

«Sono stata per studio a Venezia e a Firenze e mi ha fatto felice l’invito a far parte dello staff dei docenti di questa prima Summer School che si svolge in una delle città-simbolo del Rinascimento». E’ Wendy Heller che parla da Princeton, nel New Jersey, dove dirige il Programma di Studi Italiani, dopo essere stata visiting professor alla Columbia University e a Oxford.

Dall’Inghilterra giungerà invece Ros King, una delle studiose più conosciute di Shakespeare, da Groningen il nume europeo della filosofia medioevale Lodi Nauta. Dunque ci sarà l’urbinate Roberta Mullini, rappresentante italiana nella Société Internationale pour l’étude du Théâtre Médiéval, che si occuperà dei rapporti tra Polidoro Virgili, Baldassar Castiglione e l’ambiente inglese.

Con Patrice Ceccarini (Università Parigi VII) si parlerà inoltre dei legami tra architettura gotica e Rinascimento. «Urbino, primo centro italiano del Rinascimento – spiega il rettore Vilberto Stocchi – si rivela ancora oggi un luogo deputato ad ospitare il dibattito sulle scienze e sulle humanae litterae che hanno trovato una sintesi prodigiosa in quell’Umanesimo scientifico che ha caratterizzato i secoli XVI-XVII. Riferirsi a questo periodo storico significa fare i conti con una cultura che ha saputo abbattere gli steccati esistenti tra le varie aree del sapere e che è stata in grado di operare contaminazioni e particolari sinergie tra le lettere, le arti e le scienze».

La "Scuola d'Atene" di Raffaello Sanzio

La Scuola d'Atene di Raffaello

«Cercare di aprirsi ad un pubblico internazionale, come è intenzione dei promotori di questa Scuola, vuol dire – prosegue Stocchi – realizzare il sogno federiciano di rendere questa terra un luogo di incontro tra culture diverse, come quelle che animavano gli spiriti illustri dell’epoca. Significativo – aggiunge – è il tema della prima edizione, che declina il rapporto tra la corte e la città e che ben si sposa con l’iniziativa sulla “Città ideale” del prossimo agosto, in cui si daranno convegno numerosi studiosi di livello internazionale».

«Urbino – commenta Vittorio Sgarbi che sarà presente alla tavola rotonda introduttiva assieme all’architetto Patrice Ceccarini e all’assessore Roberto Cioppi – è un luogo dello spirito italiano e non solo. E’ perfettamente logico e coerente che questa città universale, monumentale e ideale abbia una scuola del Rinascimento. Urbino non può essere una realtà provinciale, rimanda ad un concetto di universalità».

«Ritengo che Urbino, capitale riconosciuta del Rinascimento – conclude il professor Giorgio Nonni, direttore del corso –, non possa sottrarsi all’idea di istituire una scuola su temi ancora oggi di grande attualità, come il rapporto tra “Corte e Città”. Con la collaborazione dei colleghi Antonio Corsaro e Raffaella Santi ho accettato volentieri questa sfida, a cui saranno presenti esperti illustri provenienti da ogni parte del mondo, tra cui Vittorio Sgarbi, che ringrazio ». Per info e iscrizione: raffaella. santi@uniurb.it

di e. m.