Caso insegnanti: Vanessa, da Pesaro a Trapani per il posto fisso

Docente precaria in musica deve trasfersi in Sicilia: "L’avevo indicata come 91ª preferenza" FOTO La prof di musica

Vanessa Scarano

Vanessa Scarano

Pesaro, 3 settembre 2015 - Non tutti deportati al Nord. C’è pure chi, in controtendenza, farà il percorso inverso. Vanessa Scarano (foto), 31 anni, di Pesaro la provincia di Trapani l’aveva messa al 91° posto nella domanda inviata al ministero. E, invece, allo scoccare della mezzanotte, è proprio lì che ha avuto la sua nomina in ruolo.

In Sicilia ci andrà soltanto tra un anno - sta firmando il contratto per una supplenza annuale nel liceo musicale di Ancona - ma comunque ci andrà. «Quando ho fatto la domanda ho messo in conto che avrei accettato. Ho fatto tanti sacrifici e non posso rinunciare», racconta dopo una nottata insonne per la delusione e la rabbia.

«Avevo indicato come prima scelta ovviamente Pesaro e poi scelto destinazioni in base alla comodità del viaggio, anche costa adriatica e sedi più a Nord. Speravo in Massa Carrara o anche Frosinone, ma in Sicilia non me l’aspettavo proprio. È stata una batosta».

La professoressa precaria Vanessa Scarano insegna musica, clarinetto, da 4 anni nel liceo musicale di Ancona (dove farà la supplenza annuale): «Ma un conto - dice - sono 85 chilometri, in auto o in treno. Altra cosa è spostarsi in Sicilia». Niente figli ha un compagno con un lavoro fisso a Pesaro senza possibilità di trasferimento.

«In Sicilia dovrò cercare un alloggio e ogni volta tornare a Pesaro sarà un costo non da poco. Io sono musicista, primo clarinetto nell’Orchestra sinfonica Rossini di Pesaro e – si sfoga Vanessa Scarano – rischio di perdere tutto, di dover rinunciare a una fetta importante della mia vita, e fondamentale pure per l’insegnamento, per coinvolgere i miei alunni».

In futuro potrà sempre giocare la carta della richiesta di trasferimento, ma con scarse possibilità di successo. «Per l’insegnamento della musica nelle Marche – spiega – ci sono poche scuole e pochi posti liberi». Ma ad avvicinarsi ci potrà sempre provare. Magari Lazio, Abruzzo. Una sottrazione di chilometri che la aiuterebbe a conciliare lavoro e famiglia.