Una villetta a luci rosse a Case Badioli. Decine di clienti e tre brasiliane pronte

Sequestrata dai carabinieri: nei guai una delle donne e il sub-locatario

Le brasiliane rallegravano le giornate di Case Badioli

Le brasiliane rallegravano le giornate di Case Badioli

Case Badioli di Gabicce Mare (Pesaro e Urbino), 29 aprile 2015 - Spunta una casa a luci rosse nel traquillissimo quartiere di Case Badioli, Gabicce Mare. Ci lavoravano delle donne brasiliane, e l’attività di meretricio, secondo le indagini dei carabinieri al comando del capitano Giuseppe De Gori, iniziano almeno dal maggio scorso.

In un anno, i militari hanno identificato circa quindici tra le decine di clienti che hanno trascorso ore liete in quella villetta due piani, giardino davanti ornato di palme e piante di fotinia, sub-affittata da un gabiccese alle brasiliane. E’ anche in base alla testimonianza dei clienti, che i carabinieri hanno avuto la prova della prostituzione. La casa da l’altro ieri è sotto sequestro. Da quando cioè i carabinieri della stazione di Gabicce Mare, al comando del maresciallo Giuseppe Zocchi, sono andati di persona a vedere quello che accadeva. E hanno trovato oltre a computer, telefoni e altro, anche dei profilattici per la clientela ed inequivocabile biancheria intima.

Due i personaggi al centro dell’indagine. La prima, è una delle tre donne brasiliane. Ha 35 anni, e diversamente dalle altre due (che hanno 36 e 46 anni) non risulta regolare sul territorio italiano, tanto che è stata proposta per l’espulsione. La donna, secondo l’accusa, faceva da tramite tra le due lucciole connazionali e la clientela. Era lei che a volte smistava gli appuntamenti con i clienti, è lei la stessa che i militari vedono andare e venire nella casetta con ingresso indipendente di via De Sica. Ed è lei che intrattiene i rapporti con il sub-locatario, un 44enne operaio, del posto, che secondo i militari sa bene quale attività si sta svolgendo al primo piano della villetta, anche perché ottiene delle quote, di 15 giorni in 15 giorni, dalle brasiliane come contropartita per l’uso della casa.

E’ il suo modo per sbarcare il lunario, in un momento poco lauto. Scaduti i 15 giorni, le donne se ne andavano, per eludere i controlli. Per questo, anche lui, come la brasiliana, viene denunciato per favoreggiamento della prostituzione. Quando i carabinieri l’altro ieri fanno ingresso nella villetta, trovano le tre donne. Ma nelle settimane precedenti, hanno attenzionato i tantissimi clienti, provenienti da paesi e città molto limitrofe, tra i 25 e i 45 anni, che hanno visto prima gli annunci on line, poi si sono incontrati nella villetta di Case Badioli. Alcuni erano clienti affezionati. Gente che pagava tra i 50 e i 100 euro ad incontro: i carabinieri hanno sequestrato anche 1.300 euro in contanti. I vicini, ieri sentiti dal Carlino, hanno riferito di non sapere nulla del traffico che a partire dal tardo pomeriggio e finire a sera avveniva nelle stanze in questione. Ignaro ed estraneo all’inchiesta anche il proprietario della villetta.

Una ulteriore sorpresa per i carabinieri mentre perquisivano la abitazione di Case Badioli è stata quella di imbattersi, nel garage, in un’attrezzatura finalizzata alla coltivazione di 6 piante di marijuana. L'armamentario, visibile nella foto sotto, ha dunque aperto un nuovo risvolto all'indagine partito dalla vicenda delle brasiliane.

L'attrezzatura per la coltivazione della droga rinvenuta a Case Badioli dai carabinieri

Il coltivatore è un 19enne, M.Z., gabiccese, incensurato, figlio del sublocatario denunciato per le lucciole, trovato in possesso oltre che di un armanentario (comprato in Olanda) per la coltivazione della marijuana, anche di una piccola quantità di cocaina e hashish. I carabinieri lo arrestano. Ieri direttissima. Il 19enne, assistito dall’avvocato Susi Santi, patteggia 5 mesi e 10 giorni e viene rimesso in libertà. 

 

di ale. maz.