Vitri, un successo venuto dal freddo. Guarda le foto della festa

Milleduecento invitati per celebrare i 50 anni del gruppo industriale che fattura 200 milioni di euro all’anno

Da sinistra, Antonio ed Alceste Vitri (Foto Solidea Vitali Rosati)

Da sinistra, Antonio ed Alceste Vitri (Foto Solidea Vitali Rosati)

Vallefoglia (Pesaro e Urbino), 25 luglio 2016 - Sotto il palco allestito per la festa dei primi cinquant’anni del Vitri Alceste Group, lui, il patron, è arrivato con la sua amata bicicletta. Del resto, la bici, Vitri la usa quotidianamente per girare quello che in mezzo secolo di attività a Vallefoglia è diventato un vero e proprio regno, un’industria del freddo da 200 milioni di euro con sedi in Europa e negli Usa.

Le distanze ci sono: solo il nuovo stabilimento, necessario ad implementare la produzione dietro agli incrementi a due cifre confermati nel primo semestre, e inaugurato ieri quale teatro eccezionale della festa da 1.200 invitati, misura 12mila metri quadrati.

Ma i dipendenti che lo conoscono da oltre 25 anni, premiati ieri sera insieme ad una decina di fedelissimi collaboratori, sanno quanto la bicicletta per Vitri sia molto più di un locomotore.

«E’ la metafora di un modo di fare impresa» ha ben sintetizzato Maurizio Socci, brillante presentatore della serata a cui hanno partecipato autorità, familiari, amici e i dipendenti italiani del gruppo. La chiosa è servita a Socci per introdurre il regalo fatto dai “magnifici 25enni” al datore di lavoro, il quale ha immediatamente imbracciato la due ruote testandola, tra gli applausi, con una volata sulla pedana di moquette.

Del resto Einstein che non aveva la patente e preferiva muoversi a piedi soleva dire: «la vita è come la bicicletta: se vuoi restare in equilibrio devi muoverti». Così confessa di aver fatto Vitri in tanti anni di impresa: una pedalata costante, alimentata arrivando primo in azienda ogni mattina e circondandosi di persone, prima di tutto, capaci.

Tra questi il fratello Antonio, salutato in un saldo abbraccio e i figli Roberta e Alessandro. Con loro Giorgio Signoretti, primo ingegnere Rivacold; Mario Vittorio Serra, il ragioniere dietro a tutte le azzeccate operazioni del gruppo; Giordano Orazi, il direttore acquisti; Alessandro Coli, il direttore commerciale; Fabrice Segura, il direttore di produzione.

«Non avrei mai immaginato che tutto questo sarebbe stato possibile – ha detto Antonio Vitri –. Devo fare i complimenti ad Alceste per la tenacia». Tutti hanno espresso parole di grande stima per Vitri senior, raccontando un uomo “esigente”, convinto che tutto può e deve essere migliorato, ma anche consapevole che i risultati non sono gli stessi senza la giusta carica di entusiasmo.

«Abbiamo avuto un padre esigente» ha detto Roberta Vitri raccontando, le tante estati passate in azienda a differenza delle amiche adolescenti che se ne andavano al mare. Della gavetta ha parlato anche Alessandro: «almeno Roberta era in ufficio al fresco, io la passavo al caldo in fabbrica».

Tra le ultime acquisizioni in azienda è stato annunciato, con standing ovation dalla sala, Elio Tosi, genero di Vitri. Il marito di Roberta energie ne ha da vendere come ha dimostrato infiammando gli invitati accompagnando alle percussioni il cantante Max Gazzé e la sua band, ciliegina sulla torta di una serata curata nei minimi dettagli, finita a tarda notte tra balli, canti e bollicine.

La cerimonia iniziata con taglio del nastro e benedizione da parte dell’arcivescovo Piero Coccia accompagnato da don Orlando Bartolucci è entrata nel vivo con i saluti del sindaco Palmiro Ucchielli, della senatrice Camilla Fabbri e del presidente della Regione Luca Ceriscioli. Presenti il vicecapo di gabinetto della prefettura Antonio Angeloni, il questore di Pesaro e Urbino, Antonio Lauriola, il procuratore di Pesaro Manfredi Palumbo, il presidente della Camera di commercio Alberto Drudi, il presidente degli industriali Gianfranco Tonti con il direttore Salvatore Giordano.

Durante la cena, supervisionata da Alceo e Summertrade Catering, Vitri ha avuto modo di salutare un po’ tutti: dagli amici di sempre come Vittorio Livi, Sandro Perlini, Oreste Rossi al pilota di moto Niccolò Antonelli, presente con tutto il team Ongetta Rivacold.