Dimenticare Venezia: la Vuelle inizia bene e poi va in bambola

Tredici minuti fantastici contro la Reyer, poi un lungo black out e una sconfitta che fa più male che danni

Chris Wright, play della Consultinvest, è stato l’ultimo ad arrendersi dei pesaresi a Venezia

Chris Wright, play della Consultinvest, è stato l’ultimo ad arrendersi dei pesaresi a Venezia

Venezia, 29 marzo 2015 - Un’atroce illusione, che dura 13’. Tredici bellissimi minuti in cui la Vuelle dà l’impressione di tenere in mano il pallino della partita contro Venezia, seconda in classifica. Poi si torna alla realtà e la Consultinvest Pesaro per de 84-72.

Il gioco esce fluido dalle mani di Wright che coinvolge tutti, soprattutto i lunghi, mentre il vantaggio lievita: la Vuelle se ne va addirittura a +9 (19-28) con una penetrazione di Musso.

Quando tutto sembra mettersi nella quadratura giusta per posizionare nel mirino una possibile impresa, ecco che arriva il fattore Ress: due stoppate di fila ad inibire l’attacco ospite e una tripla in attacco che scuote i compagni (24-28 al 15’).

Paolini capisce che il meccanismo si sta inceppando e chiama time-out: ma al ritorno in campo la Consultinvest trova la zona 3-2 di Venezia ad aspettarla e sono guai: da quel momento in poi Pesaro non vede più il canestro. All’intervallo il parziale è 16-1 con Ruzzier scatenato nel saper imporre il giusto ritmo alla sua squadra.

E il peggio deve ancora venire: non serve la pausa in spogliatoio a riordinare le idee ai pesaresi che continuano ad arricchire il loro museo degli orrori, schiantandosi contro la difesa dei veneti e lasciando tirare Stone e soci coi piedi per terra per il ritardo con cui ruotano: sta 49-31 e la vittoria della Reyer è ormai in freezer.

Serve a poco un ultimo quarto più dignitoso. Alla fine l’unica buona notizia arriva da Trento dove Caserta cade, lasciando invariato il distacco dai biancorossi (-5). In attesa di un sabato santo contro Cremona, ieri battuta in casa da Roma.

di Elisabetta Ferri