Miracolo a Pesaro: Consultinvest batte Caserta e si salva

Basket, Serie A. Grande partita, un LaQuinton Ross stellare e la Pasta Regia viene ‘cotta’ piano piano dopo l’avvio da favola FOTO La festa - Gioia infinita VIDEO Il commento di Luigi Luminati

Una grande impresa: come gli spareggi degli anni ’70. Il basket pesarese rimane in serie A davanti a seimila tifosi impazziti

Una grande impresa: come gli spareggi degli anni ’70. Il basket pesarese rimane in serie A davanti a seimila tifosi impazziti

Pesaro, 10 maggio 2015 - Chissà se faranno un film intitolato ‘Miracolo a Pesaro’. Se dovessero, c’è la trama pronta di questa salvezza ottenuta in un verso spareggio contro Caserta.

Una domenica di maggio dove il pronostico era tutto dall’altra parte e dove voleggiavano già gli avvoltoi dalle parti dell’AdriaticArena.

Invece Ario Costa, Stefano Cioppi, Riccardo Paolini e quella pattuglia di ragazzotti messa insieme come squadra dalla Consultinvest (foto1 - 2sono riusciti nell’impresa, stupendo tutti coloro che pensavano che la razionalità del basket prevedesse un altro risultato.

Invece hanno vinto sul campo. Anzi stravinto. Dimostrando la loro qualità e la loro forza morale: 80-70 alla fine con gli ultimi 2 minuti di applausi a scena aperta.

Caserta ha provato ad ammazzare la partita, sostenuta da 500 tifosi convinti del risultato finale e di aver subito un torto per aver pagato 22 euro l’ingresso. D’altra parte seimila pesaresi, che ci hanno creduto prima di tutti. Perché la fede vale talvolta come e di più della razionalità.

Caserta fa un primo quarto stellare: infila 6 bombe su 6 e prova ad ammazzare subito Pesaro (13-19 al 5’). Ma la Vuelle non molla. Resta attaccata agli avversari con i denti. Judge è dominante sotto canestro e Lorant gli dà una grossa mano. Il 27-30 al 10’. Sembra un pezzo di miracolo e forse lo è.

Il secondo quarto vede Wright spingere maggiormente. Pesaro mantenere una certa superiorità a rimbalzo. Ma soprattutto qualcosa si rompe in Caserta: il tiro da tre scompare come è arrivato. Dopo i primi 6 canestri sono 15 errori consecutivi da cavallo di secondo e terzo quarto.

Il 46-43 appare la conferma del miracolo, anche per le due bombe di Nichloas Crow, il figlio d’arte che qualche mese fa voleva andarsene via. Per fortuna non lo ha fatto. Gli dei del basket sono con noi.

Il pubblico ci crede. Cantano in semila: ‘Noi siamo Pesaro’. Caserta comincia ad avere dei dubbi. E nel cervello dei bianconeri esplodono nel terzo quarto.

Quando sale in cattedra il giocatore di maggior classe in campo. L’oggetto misterioso dell’annata biancorossa: LaQuenton Ross decide che questa è la sua partita e deve lasciare un buon ricordo ad una piazza che ama il basket come poche altre: infila tre bombe pazzesche e una bella serie di tiri liberi, difende su Domercant che fino all’allo scorso il suo stipendio annuale lo prendeva in un mese. Diventa quel giocatore astrale che tutti vorrebbero sempre vedere.

Il 67-56 è l’annuncio del miracolo da completare. Soprattutto Pesaro cancella quegli avvii di terzo quarto che l’avevano spesso costretta a brutte sconfitte.

Il finale di match è una sceneggiatura da fiction.

Il miracolo si compie un attacco dopo l’altro e soprattutto una difesa dopo l’altra. Caserta è in confusione e non basta nemmeno l’affannarsi di Giacomo Baioni che pure ha dato una bella mano ad Esposito a portarla fino a questo match.

LaRoss è ormai salito in cattedra e non sbaglia più. Wright guida la squara. Lorant è un guerriero ungherese. Gli altri si danno tutti da fare, anche Musso che sbaglia incredibilmente il canestro della staffa. Ma Caserta ha finito la rincorsa, come quegli sprinter di rimonta che vedono il traguardo ma crollano un metro pria.

Vince Pesaro e lo fa con pieno merito. Si torna alle grande imprese del passato. Ai grandi spareggi degli anni ’70 con gli esodi in pullman a Bologna e Milano contro Venezia e Mestre. C’è sempre un Paolini in panca, questa volta si chiama Riccardo ed è un anti-personaggio. Per questo piace a tanti.

L’invasione finale appare quasi scontata. Per Pesaro è una finalmente una bella domenica. Non c’è nemmeno un accenno di problema di ordine pubblico. La gestione della sicurezza è stata impeccabile.

Applausi a tutti. E’ uno spareggio che entra, di diritto, nella storia del basket pesarese.

Ecco il VIDEO con il commento a caldo.