Venerdì 19 Aprile 2024

Russia, peschereccio va a picco: 56 marinai morti, 15 dispersi e 63 tratti in salvo

Sono stati tratti in salvo 63 membri dell'equipaggio. Due le possibili cause del naufragio: collisione con un blocco di ghiaccio o perdita di equilibrio per il recupero di una rete di 80 tonnellate

Il peschereccio russo Dalny Vostok (Olycom)

Il peschereccio russo Dalny Vostok (Olycom)

Mosca, 2 aprile 2015 - Almeno 56 marinai sono morti e altri 15 risultano dispersi a seguito del naufragio, nella notte tra mercoledì e giovedì, di un peschereccio con 132 persone a bordo nel Mare di Ochotsk, al largo dell'Estremo Oriente russo. Lo hanno riferito gli organi di informazione russi.   "Abbiamo recuperato i corpi di 56 vittime. Sono 63 i membri dell'equipaggio tratti in salvo", ha dichiarato un responsabile del centro di coordinamento dei soccorsi, citato dall'agenzia di stampa russa Tass, precisando che 15 marinai risultano ancora dispersi.  Il Dalniy Vostok si è inabissato alle 6.30 del mattino (le 22.30 di mercoledì in Italia) al largo delle coste di Kamchatka, 250 chilometri a sud di Magadan. Un funzionario del centro di soccorsi locali ha riferito che a bordo c'erano 78 cittadini russi e 40 di Myanmar; oltre a loro c'erano cittadini di Ucraina, Lituania e Vanuatu.

L'imbarcazione coinvolta è la Dalniy Vostok, utilizzata per la pesca a strascico. Due per ora le ipotesi, secondo fonti della protezione civile locale, del naufragio: la collisione con un grande blocco di ghiaccio, che avrebbe causato una falla e l'affondamento del vascello, o la perdita di equilibrio della nave mentre veniva recuperata una rete a strascico di circa 80 tonnellate e un'altra rete veniva gettata in acqua.

Sul luogo dell'incidente la temperatura dell'acqua è vicina a zero gradi e ci sono onde fino a 1,5 metri. Alle operazioni di salvataggio stanno partecipando 26 imbarcazioni.