Emilia-Romagna, piano antismog che risolve poco o nulla

La lettera. Risponde il vice direttore de 'il Resto del Carlino'

Bologna, 13 ottobre 2015 - Un’auto revisionata su cui sono stati pagati bollo ed assicurazione, deve poter girare salvo i limiti del codice della strada e della pedonalizzazione. Proibire l’uso dal lunedì al venerdì alle ‘ante euro1’ è una delle tante prevaricazioni della giunta di Bologna, intransigente con cittadini e categorie economiche e debole con chi disturba la quiete pubblica e infrange il codice della strada.

Stefano Serafini, Bologna

 

Risponde il vice direttore de 'Il Resto del Carlino'

Lei solleva un problema reale ma devo correggerla su due punti. Il piano antismog viene elaborato dalla Regione e non dal Comune. Le misure in questione, inoltre, sono più restrittive. Il divieto di circolazione in certi periodi riguarda infatti anche le Euro 3 diesel, cioè vetture seminuove datate 2006. E la Regione Emilia Romagna è l’unica in Italia a bloccare le Euro 3. Morale: 718mila veicoli saranno vittime dei blocchi, cioè il 23% del totale in Emilia. Il giro di vite appare eccessivo e porterà risultati scarsi. La stessa severità non si usa con certi autocarri (tanti) che circolano liberamente e che ammorbano l’aria con scarichi di fumo nero, oppure con interi palazzi riscaldati a gasolio. Una penalizzazione così severa con gli Euro 3 è assurda e sembra fatta per incentivare l’acquisto di auto nuove. Ma allora la Regione metta a disposizione incentivi economici. beppe.boni@ilcarlino.net