Mercoledì 24 Aprile 2024

Enel, privatizzazione lampo: ceduto il 5,7% a 2,2 miliardi. Tesoro resta socio al 25%

Blitz sui mercati del ministero dell'Economia. In Borsa il titolo soffre ma non più di tanto

Tecnici Enel al lavoro sopra un traliccio dell’alta tensione

Tecnici Enel al lavoro sopra un traliccio dell’alta tensione

Roma, 26 febbraio 2015 - Il Mef ha concluso la cessione del 5,74% di Enel attraverso un Accelerated Book Building per circa 2,2 miliardi di euro (per un controvalore  vicino ai 4  euro per azione). Il regolamento dell'operazione avverrà il prossimo 2 marzo.

STATO AL 25,50% -  A seguito dell'operazione, la partecipazione detenuta dal Tesoro in Enel è scesa dal 31,24% al 25,50% circa del capitale sociale della Società. Il Mef si è impegnato a non vendere sul mercato ulteriori azioni Enel per un periodo di 180 giorni, salvo esenzioni, come da prassi di mercato.

OPERAZIONE ACCELERATA - BofA Merrill Lynch, Goldman Sachs International, Mediobanca e UniCredit Corporate & Investment Banking hanno svolto il ruolo di joint bookrunners. Equita Sim e Clifford Chance hanno assistito il ministero rispettivamente in qualità di advisor finanziario ed advisor legale. 

PIAZZA AFFARI - In Borsa Enel cede l'1,9% al preezzo di 3,97 euro, soglia prossima alla quota di collocamento.

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