2008-07-14
CI È caduta anche lei: Mia Causevic, la ragazza che aveva ricevuto la cittadinanza onoraria come simbolo di una gioventù sana e lontana dallo sballo. L’hanno trovata con un tasso alcolico superiore al consentito, seppur di poco (0,8 contro 0,5) in un controllo del sabato sera. Per lei è immediatamente scattata la sospensione della patente per seimesi.La vicenda è accaduta tra il 24 e il 25 maggio, ma è stata resa pubblica solo ora.
Il consiglio comunale aveva votato il 30 giugno 2007 il riconoscimento a Mia Causevic dopo che lei si era gettata all’inseguimento di un pirata della strada che, ubriaco al volante, aveva investito e ucciso un altro giovane, Matteo Verde, senza neppure soccorrerlo.
La vicenda scatena ora una polemica politica da parte di Federico Fronzoni di Lista per Ravenna e di Maurizio Bucci di Forza Italia.
«Ritenemmo eccessiva quella cittadinanza onoraria — scrivono in un’interpellanza al sindaco — Ci chiediamo ora quale risonanza mediatica possa avere una notizia del genere, a fronte di quella del giugno di un anno addietro, quale risvolto di immagine per Ravenna possa dare un simile fatto, se sia opportuno che prima di conferire onorificienze si ponderi bene l’opportunità di un simile gesto — finora la cittadinanza onoraria era conferita a personaggi di altra età e di apporto alla città, pur con critiche in qualche caso — se abbia ancora un senso mantenere la cittadinanza onoraria per meriti o debba essere ridotta, se non ritirata, per demeriti».
La vicenda sarà dibattuta con una mozione d’ordine nel consiglio comunale di questa sera.
Mia Causevic, al centro di questa polemica politica, scriverà una lettera di scuse alla città e al consiglio comunale per quello che è successo.
«Mi dispiace moltissimo — racconta — ma vorei precisare che non sono una che si ubriaca o che si dedica allo sballo. Lavoro come barista al ‘BBK’ e ogni tanto qualche cliente ti offre un drink. Dalle 19.30, quando ho iniziato il mio turno, ne avrò bevuti un paio, forse tre. Ma il mio grande sbaglio è stato quello di non aver mangiato. Noi donne, poi, assimiliamo l’alcol molto più lentamente degli uomini. Quando mi hanno fatto il controllo in via Trieste, attorno alle 4.30, avevo 0,8 anziché 0,5».
«Non bevo abitualmente — prosegue Mia — Gioco a pallavolo e ho scelto uno stile di vita fatto di duri allenamenti e di grandi sacrifici. Ho sbagliato, ma può succedere a tutti di andare a cena, di bere due bicchieri di vino rosso e di superare i limiti consentiti».
Stasera il consiglio comunale discuterà il suo caso. «Non mi permetto di entrare nel merito delle decisioni del consiglio comunale — commenta la Causevic — dico solo che sono molto dipisaciuta per quello che è successo e che la cittadinanza onoraria per me è stato un grandissimo onore, a cui tengo tanto».