2009-01-06
IL SEGRETARIO dell’Ambasciata italiana di Dakar, Rampazzo, ha informato il prefetto di Ravenna Floriana De Sanctis di aver avuto la conferma, dalle autorità di Capo Verde, della sentenza d’appello per l’uccisione di Dalia Saiani e Giorgia Busato e, quindi, della conferma della condanna per l’autore materiale del duplice omicidio, Sandro do Rosario e, par di capire, anche per il suo complice, Admilson dos Santos Texeira nei cui confronti comunque c’è già un ‘ordine di rientro’ in carcere. La notizia dello svolgimento, in fretta e furia, del processo d’appello e della conferma della condanna inflitta in primo grado era stata data alcuni giorni fa dal quotidiano on line di Capo Verde ‘A Semana on line’. Proprio sulla scorta di quella notizia, il sindaco Fabrizio Matteucci, il vice sindaco Giannantonio Mingozzi e il padre di Dalia, Giulio Saiani, avevano chiesto di saperne di più, di avere notizie ufficiali. Come si sa, infatti, a fine anno il complice del killer era stato rimesso in libertà per decorrenza dei termini di custodia cautelare non essendo stato fissato in tempo il processo d’appello. A Capo Verde questa notizia, che si aggiungeva a quella di un’analoga scarcerazione per poliziotti coinvolti in un furto di droga, aveva suscitato profonda indignazione nella cittadinanza e nei partiti. E’ stato così che in brevissimo tempo è stato fissato e celebrato l’appello.
Ieri il prefetto e il vice sindaco si sono messi in contatto con il ministero degli Esteri a Roma e hanno avuto conferma dell’avvio della procedura diplomatica per allertare ufficialmente l’ambasciata italiana a Dakar. Ora si attende solo che la polizia di Capo Verde riesca a rintracciare Admilson ‘Tità’ Santos e a rinchiuderlo in carcere. Ma come sempre l’informazione è più veloce della diplomazia: ’A Semana on line’ riportava ieri sia la notizia di una imminente riunione straordinaria del Consiglio superiore della magistratura di Capo Verde, proprio per discutere delle eventuali responsabilità dei giudici che non hanno fissato per tempo il processo di secondo grado sia la precisazione sulla sentenza di secondo grado: non c’è stata una conferma in toto della condanna, ma Sandro do Rosario si è visto scontare sei mesi e Amilson si è visto ridurre la pena a 23 anni e otto mesi. Intanto ieri pomeriggio Giulio Saiani è stato ospite della trasmissione Rai ‘La vita in diretta’.