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NEI GIORNI scorsi, i Verdi lughesi avevano criticato la scelta di installare un esemplare di velivolo F104 allaeroporto di Villa San Martino quale monumento agli aviatori, «perchè chi ripudia veramente la guerra e lavora per la pace non può accettare di avere come monumento un cacciabombardiere». Unaffermazione però che non viene condivisa da Legambiente, «da sempre favorevole al disarmo. Anzi ci troviamo daccordo con chi, criticando i Verdi, si chiede se non sia allora il caso di cambiare nome a piazza Baracca e abolire il museo omonimo dedicato allaviatore lughese, perchè Francesco Baracca uccise in combattimento».
Tra laltro, prosegue Legambiente, «laereo F104 non è un cacciabombardiere, ma un caccia intercettore che aveva il compito di sorvegliare lo spazio aereo in cerca di intrusi. Inutile quindi chiedersi quante bombe poteva lanciare e quanti morti può aver causato. Perchè allora scagliarsi contro un cimelio della guerra fredda che appartiene al passato?».
Ci sono problemi più urgenti, dice Legambiente, «di cui dovrebbero occuparsi i Verdi locali: dalla eccessiva cementificazione di tutto il territorio lughese alle fonte energetiche rinnovabili, dai rifiuti alla crisi economica, a una mobilità realmente sostenibile».
NEI GIORNI scorsi, i Verdi lughesi avevano criticato la scelta di installare un esemplare di velivolo F104 allaeroporto di Villa San Martino quale monumento agli aviatori, «perchè chi ripudia veramente la guerra e lavora per la pace non può accettare di avere come monumento un cacciabombardiere». Unaffermazione però che non viene condivisa da Legambiente, «da sempre favorevole al disarmo. Anzi ci troviamo daccordo con chi, criticando i Verdi, si chiede se non sia allora il caso di cambiare nome a piazza Baracca e abolire il museo omonimo dedicato allaviatore lughese, perchè Francesco Baracca uccise in combattimento».
Tra laltro, prosegue Legambiente, «laereo F104 non è un cacciabombardiere, ma un caccia intercettore che aveva il compito di sorvegliare lo spazio aereo in cerca di intrusi. Inutile quindi chiedersi quante bombe poteva lanciare e quanti morti può aver causato. Perchè allora scagliarsi contro un cimelio della guerra fredda che appartiene al passato?».
Ci sono problemi più urgenti, dice Legambiente, «di cui dovrebbero occuparsi i Verdi locali: dalla eccessiva cementificazione di tutto il territorio lughese alle fonte energetiche rinnovabili, dai rifiuti alla crisi economica, a una mobilità realmente sostenibile».
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