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DA POWER Crop arriveranno a Russi altri due milioni e mezzo, destinati a lavori per Palazzo S.Giacomo, via Fiumazzo, Centro Paradiso e scuola materna di Godo. E’ la novità più significativa scaturita dalla revisione del pre-accordo di riconversione dell’ex Eridania in polo energetico. Un’intesa che in municipio viene commentata in modo molto positivo. «E’ un accordo che, concluso con l’ausilio dell’assessore Bosi — afferma il sindaco Sergio Retini — migliora sensibilmente quello siglato nel novembre 2007 da Comune e società, e lo fa a beneficio dei cittadini di Russi». Mentre prosegue l’impegno sul fronte dell’area produttiva Sant’Eufemia, tra la zona di Godo e Piangipane, per la quale sono in corso trattative finalizzate all’acquisizione, è stato confermato l’investimento, da parte di Power Crop, di un milione e mezzo di euro destinati alla ristrutturazione di Palazzo San Giacomo. Ma la novità è appunto l’arrivo a Russi di altri 2 milioni e mezzo.
«QUESTI fondi — spiega Retini — saranno utilizzati per varie opere cittadine. Anzitutto verrà risistemata via Fiumazzo, che sarà anche dotata di una pista ciclabile per meglio mettere in comunicazione due eccellenze territoriali come la Villa Romana e Palazzo San Giacomo. Inoltre si tratta di una strada cruciale anche per il nostro sistema di tangenziali. Un’altra opera da realizzare è una sede polivalente che ospiterà in maniera definitiva il Centro Paradiso, che da anni svolge un’attività sociale di estrema importanza per Russi e sarà dotata di punti d’accoglienza per gli ospiti del Comune. Nel medesimo settore interverremo — prosegue il sindaco di Russi — sulla scuola materna di Godo, che necessità di lavori di ampliamento. Power Crop, inoltre, si è impegnata a portare avanti il progetto per un centro di ricerca universitario sulle energie rinnovabili, per la cui sede lo stesso Palazzo San Giacomo si profila come buon candidato».
UN’ALTRA novità è l’incremento dell’area umida, quella delle vasche retrostante l’ex zuccherificio, che sarà di circa 34 ettari e diverrà proprietà del Comune. Inoltre, conclude il sindaco Retini, «non ci sarà alcun contratto di comodato per l’ostello dello zuccherificio, che versa in uno stato fatiscente; le spese per rimetterlo a nuovo sarebbero state inutilmente elevate».