Antonio Batani: "L'Expo, un'occasione per la Riviera"

L'albergatore cervese alla vigilia della stagione

Antonio Batani (Ravaglia)

Antonio Batani (Ravaglia)

Ravenna, 12 aprile 2015 - SI È RIPRESO alla grande dall’intervento che quest’inverno lo ha tenuto lontano dal lavoro per qualche settimana. Instancabile e vulcanico come sempre, Antonio ‘Tonino’ Batani è tornato alla guida della sua famiglia per dirigere la catena Select Hotels, che raggruppa grandi alberghi da Cervia-Milano Marittima a Cesenatico e Rimini, da Acquapartita, una manciata di chilometri sopra a Bagno di Romagna, fino alla Romania.

Batani, la Pasqua, che di solito è un’anteprima della stagione, quest’anno è caduta molto presto e il tempo non è stato clemente, con pioggia e basse temperature.

«Qui però è arrivata molta gente. La Pasqua è stata una sorpresa molto positiva. Nonostante il clima praticamente invernale la città si è riempita e abbiamo lavorato molto».

E’ iniziato il conto alla rovescia per il Premio Cinque Stelle al Giornalismo, che da dieci anni, il 25 aprile all’Hotel Palace di Milano Marittima, premia giornalisti di fama. Tra gli altri, hanno ritirato il premio nel suo hotel 5 stelle Vittorio Feltri, Giancarlo Mazzuca, Toni Capuozzo, Tiziana Ferrario, Cristina Parodi, Beppe Boni, Marcello Sorgi. Chi saranno i premiati di quest’anno?

«Stiamo definendo gli ultimi dettagli della cerimonia diventata ormai un appuntamento tradizionale della nostra località. Alla conduzione ci sarà sempre Massimo Giletti, così come sarà presente anche quest’anno la famosa gioielleria Bartorelli con le sue creazioni. Per quanto riguarda i professionisti dell’informazione, premieremo Enrico Mentana, direttore del Tg La 7. Poi ci saranno il direttore del QN Quotidiano Nazionale Andrea Cangini, il direttore del settimanale Oggi Umberto Brindani e Maria Latella, di Sky Tg 24».

E poi?

«Non mancherà un giornalista tedesco, al quale riservo ogni anno un premio speciale in virtù della riconoscenza che questa terra deve alla Germania, che in passato ha frequentato in massa queste spiagge e in un certo senso ha contribuito a far crescere le aziende della riviera».

Cosa pensa dei tedeschi?

«Li amo molto per la loro serietà e ci tengo a riconoscerglielo. La Germania è un Paese in buona salute dal punto di vista economico, ma da qualche anno si è un po’ allontanata da questa riviera».

Negli ultimi anni lei ha lavorato molto anche con la Russia, che oggi però è in profonda crisi. Che cosa si aspetta quest’anno dal turismo straniero?

«Dalla fine della scorsa stagione abbiamo lavorato molto sull’estero, partecipando a tutte le fiere dell’Europa del Nord, dalla Svizzera alla Germania, dall’Austria al Belgio. Ho deciso di puntare sui Paesi che rappresentano la nostra tradizione turistica per recuperare quote di mercato. Purtroppo la Russia fa fatica a sopportare i nostri attuali prezzi, avendo il rublo a un livello di svalutazione del 37 per cento. Per quanto ci riguarda, prevedo un calo di presenze, ma non un abbandono. Per via della crisi, infatti, non lavoriamo più con i tour operator, però i russi pensano di tornare. Molti dei clienti che conoscono le nostre strutture e che si organizzano autonomamente hanno già prenotato».

Negli scorsi anni ha fatto notizia anche la presenza di arabi nelle sue strutture…

«Dall’Arabia abbiamo dei clienti affezionati che tornano sempre nei nostri alberghi. Il problema con loro è che vogliono l’hotel riservato in esclusiva e per noi diventa difficile…»

Qualche settimana fa, all’indomani della sua nomina ad assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini disse che si doveva puntare alla Svizzera, agevolata dal cambio favorevole della sua moneta. Pensa che il Paese elvetico possa dare soddisfazioni al turismo romagnolo?

«Sono fiducioso, crediamo molto nella Svizzera anche se è un Paese piccolo, i cui numeri sono quindi limitati. Comunque il turismo è un campo molto, troppo aleatorio, nessuno è in grado di fare previsioni ed essere sicuro di prenderci».

Siamo ormai vicinissimi anche all’inaugurazione di Expo 2015 a Milano: che tipo di opportunità rappresenta l’evento mondiale per questo territorio?

«E’ un’incognita, ancora non abbiamo capito che cosa dobbiamo aspettarci. L’unica speranza è che la gente dalla Lombardia si allunghi fino al mare e si possa lavorare molto. Ci dobbiamo credere, ma al momento non abbiamo alcuna certezza».

Lo scorso inverno lei ha anche accettato l’incarico di presidente di Ascom Confcommercio Cervia. Come avete preso l’annuncio del sindaco Luca Coffari , che il prossimo anno introdurrà a Cervia la tassa di soggiorno?

«Secondo noi non era il momento giusto. Come Ascom stiamo lavorando per proporre al Comune soluzioni alternative alla tassa di soggiorno per reperire le risorse necessarie alla città. Comprendiamo bene che il Comune ha bisogno di trovare le risorse, però non ci sembra giusto che paghino solo gli alberghi, che comunque sono il volano dell’economia turistica di questa città. Negli ultimi vent’anni abbiamo lavorato bene con le amministrazioni di questa città e siamo convinti che continueremo a collaborare positivamente».