Faenza, morto il maestro Filippo Monti

Architetto, classe 1928, fu un grande innovatore: tipiche le sue strutture metalliche

Faenza, scomparso l’architetto Filippo Monti

Faenza, scomparso l’architetto Filippo Monti

Faenza (Ravenna), 15 dicembre 2015 - È scomparso Filippo Monti, l’architetto. Con lui se ne và uno dei rappresentanti e dei maestri dell’architettura italiana moderna.

E' venuto a mancare oggi, poco prima di mezzogiorno, nella sua abitazione di Faenza, sua città natale. Classe 1928, Filippo Monti è stato un grande innovatore nel suo campo. L’Italia intera ha potuto giovare delle sue opere plasmate nella materia dopo essere uscite dalla sua matita.

Tipiche le sue strutture metalliche che si incastonavano nei volumi e i suoi semicerchi, linee alle quali assoggettava cemento e ferro. Ma Monti è stato anche il padre di una struttura assolutamente all’avanguardia per il suo tempo, il Woodpecker, l’ex discoteca di Milano Marittima, che costituì un balzo avanti di secoli per l’architettura, presa ancora ad esempio per la sua forma ‘a ombrello’ o ad astronave.

Tra le sue opere più significative vanno segnalate la chiesa di San Vincenzo de’ Paoli a Bologna e la ristrutturazione della sede della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Ravenna. Uomo di arte e di cultura, Monti è stato autore di molti scritti fra cui il lavoro di traduzione in romagnolo della Commedia dantesca. Tutta la ‘sua’ Faenza si stringe attorno alla famiglia dell’architetto Monti che fino a poco tempo fa ancora si vedeva passeggiare in piazza con i suoi vecchi amici.

«Con la scomparsa di Filippo Monti, Faenza perde probabilmente il suo più illustre e famoso architetto di epoca moderna. La notizia ci addolora e ci rattrista». Queste le prime parole del sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi e del vice sindaco Massimo Isola, che esprimono il cordoglio per l’improvvisa scomparsa dell’architetto Filippo Monti. A Faenza rimangono le sue tracce nel complesso residenziale Santa Margherita, in via Firenze, e la sede centrale delle Poste in via Naviglio, anche se l’elenco sarebbe ovviamente molto lungo. Nel 2011 fu insignito dell’onorificenza di “Faentino sotto la Torre”.